ROMA. Mercoledì cade il governo? E la domanda che molti, in particolare Romano Prodi, si pongono in vista di due importanti appuntamenti che vedranno protagonisti tre ministri: il dimissionario e autodefinitosi martire Clemente Mastella, Alfonso Pecoraro Scanio e Antonio Di Pietro.
Ma andiamo per ordine. Tra oggi e domani sarà discussa alla Camera la relazione sullo stato della Giustizia depositata da Mastella durante il discorso alla Camera di mercoledì scorso, poche ore dopo la notizia dellarresto della moglie Sandra Lonardo. E lUdeur minaccia: Se la maggioranza non vota una mozione di totale condivisione di quanto ha detto il ministro Mastella in Aula, allora non c”è più una maggioranza, ha detto il capogruppo del partito Mauro Fabris, riferendosi alle accuse da parte dellex Guardasigilli verso alcune frange della magistratura italiana. Parole inaccettabili sul piano giuridico e politico per Di Pietro, il quale si vede rispondere così dal Campanile: Se Di Pietro e i suoi deputati non voteranno la risoluzione, noi lindomani lasceremo al suo destino Pecoraro Scanio. E si, perché mercoledì sarà votata in Senato la mozione di sfiducia presentata dal centrodestra contro il ministro dellAmbiente e leader dei Verdi, Pecoraro Scanio, tra i principali accusati del disastro rifiuti in Campania. LUdeur a Palazzo Madama dispone di tre voti determinanti, quelli dello stesso Mastella, di Nuccio Cusumano e Tommaso Barbato. Martedì, inoltre, sarà presentata alla Camera uninterrogazione urgente dellUdeur indirizzata a Prodi, in qualità di ministro della Giustizia ad interim, per chiedere un giudizio sulloperato del procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, Mariano Maffei, e sapere quali provvedimenti il governo intende adottare per garantire la corretta amministrazione della giustizia in Campania. Il capogruppo Fabris invoca anche un intervento del presidente Giorgio Napolitano nel plenum del Csm in programma l8 febbraio.