NAPOLI. La macchina predisposta dal Governo per risolvere il problema dei rifiuti in Campania sembra cominciare a produrre i primi frutti. Da ieri, dopo gli scontri a Quarto e la fine dellisolamento del quartiere di Pianura, qualcosa sembra muoversi.
Messi alle strette i balordi che hanno creato tensione e disordini nei drammatici giorni trascorsi, costretti ad abbandonare la rotonda Russolillo, si attendono le prime decisioni del Supercommissario straordinario Gianni De Gennaro. Secondo le decisioni prese nellultimo Consiglio dei Ministri, lex Capo della Polizia dovrebbe far utilizzare, anche se per un breve periodo, alcuni siti già individuati dalla legge 87/07. Le discariche sono Serre, Savignano Irpino, Terzigno e SantArcangelo Trimonte, ma perché in quel periodo la legge non fu mai applicata? L’alloraCommissario straordinario per l’emergenza dei rifiuti Bertolaso, nel corso di un incontro tenutosi presso la Prefettura di Salerno nel mese di dicembre 2006, manifestò l’intenzione di localizzare una discarica di rifiuti solidi urbani (Rsu) nel Comune di Serre (Salerno), ed in particolare nella località di Valle della Masseria; il sito sopra indicato non fu ritenuto idoneo perché ricadente in area dichiarata di notevole interesse pubblico; esso è situato a poche centinaia di metri dall’Oasi naturale del Wwf di Persano, inclusa nella Riserva naturale regionale “Foce Sele Tanagro” e nella Zona di protezione speciale (Zps) “Medio Corso del Fiume Sele/Persano”, riconosciuta, nel maggio 2003, “Zona umida di importanza internazionale”. Negli anni passati, nel territorio del Comune di Avellino, precisamente a Savignano Irpino, sono state sequestrate vaste aree adibite a discariche abusive. I finanzieri hanno trovato rifiuti altamente pericolosi per linquinamento del terreno circostante e delle falde acquifere della zona, come batterie e pneumatici da autocarro, ferraglia, cavi elettrici, plastica, filtri e materiale di risulta. A Savignano Irpino la discarica dovrebbe sorgere in località contrada ‘Ischia’, a poche centinaia di metri dal centro abitato. Il comune conta 1600 abitanti ed è stato inserito tra i siti indicati nell’ambito del piano per la cosiddetta ‘provincializzazione’ dei rifiuti Nello scorso mese di giugno a seguito della emergenza rifiuto nei comuni della fascia costiera vesuviana lo staff di Bertolaso effettuò un sopralluogo nel sito che dovrebbe ospitare la discarica di Terzigno. I tecnici, scortati dalla polizia, fecero vari rilievi e presero le misure. Alla notizia dell’arrivo degli emissari di Bertolaso, la popolazione si è allarmò e protestò in maniera civile; in quella occasione non si sono verificati incidenti e la vicenda non ebbe seguito. Anche per i siti messi a disposizione dal ministero della Difesa, per lo stoccaggio di ecoballe, bisognerà valutare l’impatto ambientale: si tratta di aree dei comuni casertani di Gricignano, Carditello (frazione di San Tammaro) e San Felice a Cancello. Quest’ultimo è subito fruibile ma si trova quasi a ridosso del centro abitato. Rigaurdoa quelli diGricignano (che dista poche centinaia di metri dal centro abitato e a un tiro di schioppo dalla cittadella americana della Us Navy e da appartamenti civili in costruzione)e Carditello, invece, occorrono dai tre ai cinque mesi per l’adeguamento.
Immagini dell’area militare di Gricignano (Caserta) scelta come sito di stoccaggio |
Sul posto si può notare anche una troupe televisiva
della AFN (American Forces Network)
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