Rifiuti, assalto alla villa di Soru. Poteri straordinari a De Gennaro

di Antonio Taglialatela

Renato SoruCAGLIARI. Ore di guerriglia a Cagliari, davanti alla villa del governatore Renato Soru, dove nella notte un gruppo di persone ha messo in atto una violenta protesta contro la decisione di accogliere in Sardegna i rifiuti della Campania.

Il bilancio è stato di sei persone arrestate e otto feriti lievi tra le forze dell’ordine. Una banda di “teppisti di strada”, come stati definiti dalla questura cagliaritana, ha iniziato a lanciare sacchetti dell’immondizia nel cortile della villa di Soru, per poi bruciare cassonetti e lanciare pietre contro una scalinata, danneggiatasi, e le forze dell’ordine. I disordini sono terminati intorno alle 2.30 della notte.

Già nei giorni scorsi, quando la prima nave carica di rifiuti campani stava attraccando al porto di Cagliari, vi era stata una protesta di un centinaio di manifestanti, tra cui militanti del movimento indipendentista di Irs (Indipendentzia Repubrica de Sardigna), di An, Forza Italia, oltre al sindaco del capoluogo sardo (che ha però condannato l’assalto alla casa di Soru) e altri politici locali. La polizia, con non poche difficoltà, aveva consentito lo sbarco dei 22 camion. “Non mi pento di aver detto si ai rifiuti della Campania”, ha commentato il governatore Soru, nonostante le violenze scoppiate.

La Sardegna, ricordiamo, è stata la prima regione ad offrire la disponibilità di accogliere i rifiuti campani, poi seguita da tutte le altre d’Italia, tranne Lombardia e Veneto. Stamani è salpata da Napoli verso la Sicilia una nave carica di rifiuti, una seconda dovrebbe partire questa sera per una destinazione finora ignota. Una questione di sicurezza, viste le tensioni di questi giorni, soprattutto in Sardegna.

Intanto, Rifondazione Comunista ritiene inaccettabile la decisione del governo di conferire al commissario Gianni De Gennaro pieni poteri nell’attivare siti di stoccaggio anche in deroga a specifiche disposizioni di tutela ambientale. Polemiche di Rc anche sull’impiego dell’esercito, anche per funzioni di ordine pubblico: “No alla militarizzazione del territorio, l’impiego delle forze armate deve essere rigidamente limitato”, affermano i capigruppo del partito Gennaro Migliore e Giovanni Russo Spena.

A Napoli oggi pomeriggio 600 persone hanno sfilato in corteo per chiedere le dimissioni del presidente della Campania Antonio Bossolino, del sindaco Rosa Russo Iervolino e del ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio. La maggior parte dei presenti sono militanti di Forza Italia accompagnati da sostenitori dei Circoli della Libertà e di altri partiti del centrodestra.

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