NAPOLI. La decisione di trasportare i rifiuti in altre regioni non ha messo fine allemergenza campana dove nelle strade delle province di Napoli e Caserta ci sono ancora migliaia e migliaia di tonnellate, 7mila nella sola città capoluogo.
Bloccata lattività delle scuole e dei mercati rionali per la presenza di cumuli di spazzatura in ogni angolo. Ripresi anche i blocchi stradali da parte di cittadini che protestano contro la drammatica situazione. Protestano anche i cittadini delle zone dove sono stati individuati dei siti provvisori per lo stoccaggio dei rifiuti. A Benevento stamani hanno manifestato circa 3mila persone, provenienti dal Sannio e dal Molise, contro lipotesi di realizzare un sito di ecoballe a Colle Alto di Morcone (Benevento), al confine con il Molise.
Intanto, dopo il No secco iniziale, il governatore della Lombardia Roberto Formigoni si è detto disponibile ad accogliere una parte dei rifiuti campani, purché si tratti di una soluzione temporanea e con precisa garanzie da parte del governo. Stamani un altro carico di 120 tonnellate è partito per l”Abruzzo: destinazione la discarica Cerratina di Lanciano.
A Caserta l”Esercito continua alavorare con l”ausilio di pale meccaniche e bobcat: finora ripuliti gli ingressi di numerose scuole, le aree antistanti le Asl, gli ospedali e i luoghi di maggior affluenza.
Gli indiziati numeri uno dellemergenza campana, il governatore Antonio Bassolino e il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino nel frattempo non ne vogliono sapere di dimettersi. Non mi passa neanche per la testa. dice la Iervolino- Perché in una città commissariata da 14 anni, dove il Comune ha il compito di compattare, di raccogliere l”immondizia, e anche per sversarla deve avere il benestare del commissariato del governo, non è certo il sindaco che si deve dimettere. Nè devono farlo il presidente della Provincia o il presidente della Regione. Credo che ci sia la volontà di trovare un capro espiatorio.