Rinasce la Casa delle Libertà: “Alle elezioni andremo uniti”

di Antonio Taglialatela

Berlusconi e FiniROMA. Le “scaramucce” di qualche mese fa sembrano ormai superate. La Casa della Libertà, a quanto pare, complice il moribondo governo Prodi e la crisi provocata dalla fuoriuscita dell’Udeur di Mastella dalla maggioranza, è di nuovo unita come ai vecchi tempi.

Lo testimoniano le dichiarazioni del leader di An, Gianfranco Fini, che non non ha dubbi: “Se andiamo ad elezioni anticipate con l’attuale legge elettorale, il centrodestra si presenterà unito con Silvio Berlusconi candidato premier”. Sulla scelta di Prodi di “parlamentarizzare” la crisi, chiedendo la fiducia al Parlamento, Fini commenta: “Francamente mi sembra impossibile: forse sui numeri può esserci qualche colpo di scena, ma non politicamente. Ormai mi sembra che sia tutto già scritto. Credo che tra domenica pomeriggio e lunedì cominceranno le consultazioni con il Capo dello Stato”.

Sembra convinto anche il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini: “Se si apre la crisi, non vedo alternative alle elezioni. Mi è anche chiaro però che, vinciamo noi, vincono loro, non importa. Oggi all’Italia serve una cosa sola: un governo di responsabilità nazionale”. Per Casini “nessuno dei due poli per come è strutturato riesce a risolvere le questioni dell’Italia. Perchè c’è da assumere un carico di impopolarità che la politica non è disposta a sottoscrivere per la paura di pagarne poi i costi elettorali. Allora, o c’è un armistizio e una fase di decantazione, di gentlemen agreement, per cui si fanno le cose, poi si riprenderà la dialettica politica normale. Oppure davvero qui rischiamo di far saltare per aria il sistema-Paese”.

E, infine, arriva la “benedizione” del Cavaliere: “Ci presenteremo uniti alle elezioni. Le divisioni non sono sui valori, che rimangono quelli dell’Occidente, e nemmeno sul programma. Il progetto del Popolo della Libertà ha convinto molti elettori liberali a stare uniti. L’ultimo sondaggio ci dava al 40%. Alle elezioni ci presenteremo con il Ppl che sarà alleato con i partiti che non vogliono confluire nella nuova formazione”.

Tuttavia, Berlusconi non esclude qualche “escamotage” di Prodi: “Mi aspetto ancora qualche escamotage, ma spero non sia così. Spero si possa andare alle elezioni. Il discorso atteso stamani di Prodi alla Camera – ha aggiunto – è stato un formalismo inutile, a meno che non nasconda qualche trappola. E” una certificazione parlamentare per prendere tempo e tentare il recupero di qualche voto al Senato”. “Prodi è attaccato al potere, -ha concluso l’ex premier – so che ieri si è proposto al suo partito come nuovo candidato, che secondo lui non dovrebbe essere Veltroni”.

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