ROMA. E nacque la Rosa Bianca. Ieri sera, poche ore dopo lincarico esplorativo conferito a Franco Marini dal presidente Napolitano, i parlamentari dellUdc, Bruno Tabacci e Mario Baccini, hanno mollato il partito di Casini.
I due non condividono la scelta del loro ormai ex leader di correre di nuovo col centrodestra e con Silvio Berlusconi come candidato premier alle prossime elezioni. Vogliono restare al centro e fondare la già vociferata Cosa Bianca, ora trasformatasi in Rosa. Il cambiamento di linea, adottato da Casini in modo assolutamente strumentale da novembre ad oggi, in completo dissenso dal mandato congressuale, da lui e dal segretario Cesa votato, ci impone di trarne le conseguenze, si legge in una nota diramata da Tabacci e Baccini, i quali dichiarano la volontà di costituire unalternativa centrista a questo bipolarismo muscolare, per rispondere alle esigenze e alle aspettative di tanti cittadini assolutamente delusi da questa politica, che sempre più appare raffigurata dalla casta. Lo spazio che si apre al centro concludono – dovrà essere occupato da una iniziativa alla quale anche noi vogliamo dare il nostro apporto, aperto ad altri amici che vogliono contribuirvi. Potrà essere una Rosa Bianca, un fiore offerto alla speranza degli italiani. Ora si dovrà capire come i due si comporteranno dinanzi alla richiesta di fiducia ad un governo tecnico guidato da Marini, anche se Baccini nei giorni scorsi si era dichiarato favorevole a tale ipotesi. La nuova formazione potrebbe andare a battesimo già lunedì prossimo a Torino e, secondo i promotori, potrebbe contare su un consenso del 14-16%. A partecipare alla costituzione della Rosa Bianca ci saranno anche il segretario della Cisl, Savino Pezzotta, il primo a valutare lipotesi di un nuovo soggetto centrista, e Antonio Di Pietro, con il quale Tabacci e Baccini avrebbero avuto un avvicinamento. Ma il leader dellIdv si mostra cauto: Prima bisogna capire chi c”è e che cosa è. A scatola chiusa non voto più niente, Italia dei valori è single, alle elezioni va da sola. Ma dopo le elezioni lex magistrato potrebbe farci un pensierino. Una cosa inutile di cui è inutile parlare, ha commentato ieri Casini a Porta a Porta.