ROMA. Lex ministro della Giustizia, Clemente Mastella, ha dato mandato ai suoi legali di querelare il settimanale lEspresso in merito ai contenuti delle anticipazioni del numero in edicola domani.
Nellarticolo si parla di nomine di magistrati e di appalti ma in una nota il leader dellUdeur chiarisce: Non mi sono mai occupato di appalti e, quanto alle nomine di cui parla il settimanale solo la cinica cattiveria che da tempo viene utilizzata nei miei confronti e lignoranza giuridica possono falsamente rilevare che le nomine siano una mia prerogative e non del Csm. Al ministro conclude Mastella – compete solo il concerto che nella sua attività non ha mai negato.
LEspresso, inoltre, rivela che il pm di Santa Maria Capua Vetere, Alessandro Cimmino (uno dei magistrati che hanno condotto linchiesta sullUdeur e che hanno ordinato numerosi arresti nei confronti di Sandra Lonardo, moglie dellex Guardasigilli e di numerosi esponenti del partito in Campania), aveva valutato lipotesi di chiedere larresto anche per Mastella. Arresto che, secondo il settimanale, non ci fu perché a fine estate, in vigore la legge Boato che vietava luso delle telefonate tra parlamentari ed indagati, il gip di Santa Maria Capua Vetere Chiaromonte, prima di chiedere al Parlamento lautorizzazione per le intercettazioni, voleva leggere le trascrizioni. Poi la Corte Costituzionale dichiarò in parte illegittima la legge. A quel punto mancò il tempo.
Secondo LEspresso vi sarebbe diverso materiale dinchiesta allo stato grezzo che deve essere ancora vagliato e tradotto in ipotesi di reato, oltre alla presenza di fascicoli in fase di completamento, come quello su presunti giudici corrotti o in cerca di spintarelle per la carriera. Giudici che, scrive lEspresso, per chiedere certi favori erano pronti a contattare i luogotenenti di Mastella, come il consuocero Carlo Camilleri e Vincenzo Lucariello, di Aversa (Caserta), ex segretario generale del Tar e dal 2004 difensore civico della regione Campania, persona che per i magistrati vantava agganci potenti. Nell”articolo vengono riportate alcune intercettazioni, tra cui una tra Lucariello e il presidente dei gip napoletani Renato Vuosi, questultimo che riferiva di aver avuto un incontro con Mastella per chiedergli di sistemarlo negli uffici giudiziari di Salerno. Altro episodio citato dal settimanale è lincontro, in unarea di servizio dellautostrada Roma-Napoli, tra Lucariello e il presidente del Consiglio di Stato, Paolo Salvatore, entrambi pedinati dai carabinieri.
Dellintercettazione tra Lucariello e Vuosi LEspresso ne pubblica il contenuto. Si parla della situazione a Salerno e delle nomina del nuovo procuratore capo. Vuosi: Io gli ho detto…praticamente devi vedere come mi devi sistemare. Lui (Mastella, ndr) ha detto: Non ti preoccupare. Lucariello: Gli hai spiegato che ci sta giurisprudenza consolidata?. Vuosi: Glielho detto. Infatti ha detto: Mandami. Loro lunedì prossimo devono incontrarsi con Mancino (Nicola, vicepresidente del Csm, ndr). Che lui lha chiamato: Mancino qua dobbiamo vedere cosa fare con tutti questi trasferimenti. Allora lui mi ha detto: Tu manda, me li porti, tieni il contatto con Frunzio (vice capo di gabinetto del Guardasigilli, ndr)…Vediamo un poco in che modo che caso mai io lunedì io ne parlo pure a Mancino. Nella registrazione – secondo la ricostruzione del settimanale – verrebbe indicata anche la strada alternativa. Vuosi: Lui (Mastella, ndr) mi ha detto: Ieri abbiamo nominato Salvatore quindi con il Consiglio di Stato se vi serve qualcosa… Ho detto si ma se andiamo al Consiglio di Stato, saluti e arrivederci. Hai capito?. Lucariello replica ridendo: Paolo Salvatore è amico mio, lui lha conosciuto tramite me… Ah, sotto questo aspetto… Gesù, Giuseppe, SantAnna e Maria.
Ma non è tutto, secondo lEspresso ci sarebbero anche vicende che richiamano la corruzione. Come le trattative tra un imprenditore campano, che guida un gruppo di rilevanza nazionale e ha rapporti intensi con la pubblica amministrazione, e un alto magistrato, di cui il settimanale non fa il nome.