Arci: “Copertino alla ricerca di popolarità”

di Redazione

Arci- Laboratorio culturaleSANT’ARPINO. Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del presidente dell”associazione Arci – Laboratorio culturale in risposta alle dichiarazioni del segretario dei Comunisti Italiani Raffele Copertino.

“Quanto affermato in questi giorni dal segretario dei Comunisti Italiani di Sant”Arpino, Raffaele Copertino, ci lascia davvero senza parole. Giorni fa, infatti, avevamo ricevuto una lettera poco chiara sia nel contenuto che nella forma, in cui Copertino ci invitava a partecipare ad una raccolta firme al fine di abrogare la delibera riguardante la concessione in uso dei locali comunali, ma anziché spiegarci i motivi di tale iniziativa andava a citare punti dello statuto dell”associazione ARCI Nazionale che a suo dire erano maggiormente indicati per la nostra partecipazione (tra l”altro i punti indicati non avevano in nessun modo niente a che fare al caso in oggetto). Dopo esserci documentati sulla delibera in oggetto, avevamo fatto sapere ai Comunisti Italiani, che a nostro parere la proposta di abrogare un regolamento per la concessione in uso dei locali comunali era controproducente, infatti è inammissibile che non ci sia uno strumento atto a regolare l”uso di strutture pubbliche, per quanto concerne il versamento del rimborso spese a nostro dire era giusto ma solo nel caso in cui si andasse ad occupare la struttura per iniziative private tipo manifestazioni di partito o a scopo commerciale, in quanto i costi andavano a gravare su tutta la comunità. In sostanza avevamo fatto capire al segretario che per noi la delibera non andava abrogata ma modificata. Dopo aver letto quanto affermato dal segretario a mezzo stampa, abbiamo capito che Copertino è più interessato alla popolarità che a battersi per la causa da lui tanto decantata sui giornali, trovandone poi conferma nel consiglio comunale del 30 dicembre 2007(in cui è stata modificata la delibera in questione permettendo alle associazione l”uso gratuito dei locali comunali) dove non vi era ad assistere nemmeno un rappresentante del partito dei Comunisti Italiani. (Caro segretario “le chiacchiere stanno a zero sono i fatti che contano”). Inoltre, tenevamo a precisare che è assolutamente infondato e fasullo l”accostamento che Copertino fa tra l”ARCI “Laboratorio Culturale” e il Sindaco, definendoci quasi suoi vassalli, in quanto non abbiamo ricevuto da lui mai nessuna richiesta, né ci siamo mai schierati a suo sostegno”.

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