Una tesi di laurea sul lavoro manageriale di Ernesto Capasso

di Redazione

Ernesto Capasso con  Giuseppe Zollo e Salvatore LegnanteSANT’ARPINO. L’opera manageriale del santarpinese Ernesto Capasso oggetto di studio in una tesi di laurea discussa mercoledì scorso presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università Federico II di Napoli.

È stato lo studente Salvatore Legnante, guidato dal proprio relatore il professor Giuseppe Zollo, del Dipartimento di Ingegneria Economico-Gestionale, a presentare un attento studio sull’attività dell’IMPAIN spa, azienda di imballaggi e logistica, guidata dal Presidente e Amministratore Delegato dottor Carlo Boffa e dal consigliere delegato Capasso. La tesi in Gestione Aziendale intitolata “Time Based Competition e just in time nel settore degli imballaggi in legno- Il caso IMPAIN spa”, ha ricevuto consensi unanimi dalla Commissione di Laurea ottenendo 10 punti, cioè il massimo del punteggio per tale tipo di lavoro. “Attraverso questo studio – ha dichiarato lo studente – mi sono prefisso di dimostrare come l’azienda guidata dal dottor Boffa e dal Capasso abbia brillantemente reagito alle difficoltà della riconversione produttiva riuscendo a superare la crisi che ha interessato il settore nei primi anni ’90 e collocandosi per fatturato fra le prime realtà nazionali. Un risultato raggiunto grazie alla riconversione dell’attività che è passata da quella degli imballaggi pesanti a quelli leggeri, per poi ritornare anche sui primi. Vorrei ringraziare l’IMPAIN per l’opportunità concessami e per la disponibilità mostratami in ogni momento, in particolar modo dal consigliere Capasso che mi ha fornito un prezioso supporto professionale ed umano”. Dal canto proprio il consigliere delegato Ernesto Capasso esprime “a nome dell’azienda e a titolo personale le più fervide congratulazioni al Legnante per l’ottimo lavoro svolto che lo ha portato a conseguire un risultato didattico tanto brillante. Fa indubbiamente piacere che il nostro lavoro imprenditoriale sia stato scelto per diventare oggetto di studio in un ateneo prestigioso come quello federiciano. È senza ombra di dubbio un riconoscimento per gli sforzi fatti da tanti anni a questa parte. Ho avuto modo di seguire passo dopo passo l’elaborazione della tesi e posso dire che sia lo studente che il relatore, il professor Zollo, hanno dato vita ad un lavoro ottimo che non a caso è stato apprezzato e premiato dall’intera Commissione di Laurea. Credo che questo rappresenti un ottimo esempio di come il mondo dell’Università e dell’Impresa possano lavorare in perfetta sinergia per dare una formazione a trecentosessanta gradi ai ragazzi che vedono in tal modo applicati in casi concreti quanto hanno appreso durante il proprio percorso di studio. Un modo per avvicinare i laureati sin da subito al mondo del lavoro e rendere meno arduo un passaggio che nel corso degli ultimi anni appare, per diversi aspetti, sempre più difficoltoso. Non a caso il nostro settore industriale si pone come uno fra i più attenti all’innovazione e all’inserimento delle nuove generazioni. Posso dire, in conclusione, che si è trattato di un’esperienza davvero interessante quella nata dall’intuizione del Legnante e che sia la proprietà che la dirigenza dell’IMPAIN hanno supportato con convinzione ed entusiasmo”.

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