Grande partecipazione alla Festa di Sant”Antonio Abate

di Gennaro Pacilio

TEVEROLA. Centinaia di cittadini hanno partecipato alla tradizionale “Lampa ‘e Sant’Antuono”, organizzata dall”associazione Cattolica Ragazzi della Parrocchia di San Giovanni Evangelista e dalla Scuola Media Statale “G. Ungaretti” in occasione della Festa di Sant”Antonio Abate.

Il numeroso pubblico è stato accolto inpiazza Cavour, dove sono stati allestiti stand gastronomiciper la degustazione di alcune prelibatezze paesane. Al centro della piazza un cumulo di legna, accesa dal sindaco Biagio Lusini per dare il via alla “Lampa”. E poi, spettacoli musicali e di burattinia cura delnoto maestro Roberto Vernetti. In giornata c”è stata anche la benedizione degli animali, di cui Sant”Antonio Abate è protettore.A Teverola, oltre alla statua del santo, c’è una sua reliquie. Questa era  custodita in una cappella sita in via Roma dove oggi c’è una costruzione di proprietà privata ed era consuetudine dei contadini provenienti da tutto l’agro aversano e non, fermarsi per la benedizione degli animali. Questa tradizione si è tramandata anche quando, con la scomparsa della cappella, la reliquie è stata portata in Parrocchia e alla Festa della benedizione degli animali si associava la Festa del ‘Perduono’. Dopo la benedizione si accendevano grandi falò che avevano lo scopo di bruciare cose vecchie per augurio di rinascita in quanto nel giorno di Sant’Antonio c’è l’antico detto ‘Se caccia ‘o viecchio e se mette ‘o nuovo’. Nel frattempo, nel centro del paese, spuntano decine di bancarelle e di venditori ambulanti di ‘torroni, castagne e nocelle’ comprate da mariti e fidanzati allo scopo di farsi perdonare qualche ‘scappatella’. Una storia di altri tempi ma, forse, con qualche piccolo cambiamento,anche e soprattutto dei tempi nostri.

Guarda le foto (clicca per ingrandire)

grazie a Giovanni Schiavone per le immagini

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