Crisi, rinviata la riunione tra i partiti di maggioranza

di Nicola Rosselli

Piazza MunicipioAVERSA. Inizia ad avere tempi biblici la crisi amministrativa che attanaglia Aversa dall’indomani della chiusura delle urne con la “brillante” vittoria della Casa delle Libertà con il 70% circa delle preferenze.

La riunione in programma per ieri sera è stata rinviata a stasera, dopo che la precedente, quella di lunedì scorso, aveva fatto registrare l’ennesima impasse con le forze politiche che continuavano a fronteggiarsi rimanendo sulle stesse posizioni. Aver superato la data di ieri (termine ultimo per vedere accoppiare le amministrative alle politiche), però, significa che se, malauguratamente, la crisi non dovesse essere ricomposta, gli aversani dovranno subire oltre un anno di commissariamento del comune. Ma, in vista dell’appuntamento elettorale del 13 e 14 aprile prossimo, tutti (con la sola eccezione del Nuovo Psi) sembrano aver voglia di giungere a miti consigli e a dare alla città un governo che inizi finalmente ad amministrare dopo nove mesi di stasi. Ecco, quindi, che entro questa mattina i tre maggiori partiti della coalizione (Forza Italia, Alleanza Nazionale e Gruppo delle Libertà – insieme oggi contano 18 consiglieri comunali su 30) dovrebbero dare vita ad una proposta unitaria anche perché, a breve, saranno un solo partito confluendo tutti nel berlusconiano Pdl. In pratica, i rappresentanti delle tre forze politiche baseranno il rilancio dell’azione amministrativa anche sulle professionalità degli assessori ai quali le deleghe dovrebbero essere assegnate per competenze e non per potere politico. In questo senso Forza Italia sembra aver definitivamente abbandonato l’idea di ottenere un terzo assessore oltre a sindaco e presidente del consiglio. Lo avrebbe dichiarato in riunione il segretario cittadino Nicola Golia. Una circostanza che avrebbe riportato il sereno anche tra il primo cittadino ed il suo partito che avrebbe affermato, a sua volta, di sentirsi nuovamente un sindaco appartenente a Forza Italia. Ma, dal canto suo, il segretario aversano di Alleanza Nazionale non sembra del tutto convinto del cammino da percorrere nell’immediato futuro, tanto che, ancora ieri, dichiarava: “Se si andrà a modificare anche una sola virgola della composizione della giunta dovrà essere tutto rimesso in discussione. Comunque, richiamo tutti gli amici ad un maggiore senso di responsabilità soprattutto alla luce delle emergenze che la città sta affrontando”. Detto in soldini, gli uomini di Fini, in caso di diverso atteggiamento rispetto ai patti dello scorso giugno, chiederanno un terzo assessore stante il loro aumento numerico da tre a cinque consiglieri comunali a causa dello “acquisto” di un rappresentante dell’opposizione di centrosinistra (Rosario Capasso) e di un consigliere dell’Udc (Mario Abate). Proprio facendo leva sulle emergenze, evidenziate anche dal sindaco nei giorni scorsi: partenza della raccolta differenziata e nuovo contratto con la GeoEco (per la cui stipula è necessario approvare il bilancio), Cesario Liguori dell’Udc ha dichiarato: “Se ci sono urgenze particolari, il sindaco potrà dare vita ad una giunta tecnica che consenta di superarle, mentre le forze politiche continueranno la ricomposizione, Ma, comunque, c’è grande serenità e credo che in tempi brevi si arriverà al varo del nuovo esecutivo”.

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