AVERSA. Oggi la giunta si azzera e la maggioranza si riconsulta per nuove prospettive. Tutto questo a molto meno di un anno dalla sua elezione. Non è un comportamento serio. Lo afferma il consigliere di opposizione della Sinistra, Mimmo Rosato.
Il dramma continua – è in casa FI e si consuma per conflitti pregressi, per aspirazioni insoddisfatte, per rappresentanze proporzionali, per volontà e timori personali. La reazione a catena si concretizza subito, le inquietudini si manifestano anche nelle altre forze politiche della maggioranza e si arriva alle dimissioni di tutta la giunta per unopera di rinnovamento. Anche nella precedente consiliatura questo fenomeno si è registrato più volte, con una danza degli assessori sorprendente. Ovviamente niente che riguardi i problemi della collettività. In una città sommersa dai rifiuti lamministrazione si concede il lusso di sospendere lazione di governo per intese non raggiunte al suo interno. Mi chiedo se questo sia moralmente corretto e se non sia il segno tangibile di quanto le sorti della città siano lontane dagli interessi della maggioranza. Daltra parte che dire delle transumanze singolari, registrate sin dal primo giorno, di consiglieri candidati a sinistra e passati a destra o delle negoziazioni a tavolino, che hanno alterato il quadro uscito dalle consultazioni elettorali, senza la minima motivazione presentata agli elettori? Anche questo è un segno significativo della barbarie politica, di cui bisogna prendere atto. Non è serio. Comprendo allora che i dirigenti del Comune procedono con le loro determine senza connettersi alle linee, diciamo così, politiche. Ogni tanto qualcuno rimane folgorato. Vedi Ciaramella con lex Texas, giusto per fare un esempio. E non è il solo. Doveroso, quindi, per la numericamente piccola opposizione farsi carico di stabilire una comunicazione con i cittadini e sentire le loro voci su tutti gli abusi, quelli plurimi, che alienano il senso della legalità e della partecipazione ed oscurano progressivamente le cose buone, che rimangono a fatica ancora presenti dopo mille anni di storia. Cè da sperare che il team, che verrà fuori dalle consultazioni frenetiche oggi in atto, in seno alla maggioranza, intenda operare una rivoluzione copernicana? Metterà al centro delle proprie attenzioni linteresse supremo della città, che è chiamato a governare, senza ulteriormente stravolgere la sua identità culturale e storica? Cercherà di realizzare le condizioni per una qualità dignitosa della vita? Metterà da parte i clientelismi e si sforzerà di rendere i cittadini aversani protagonisti della loro vicenda comunale, cominciando da una sana cultura della gestione dei rifiuti e non solo? I fatti recenti non ci fanno illudere.