Il sabato sera Piazza Municipio diventa il cortile di una scuola

di Redazione

Piazza Municipio AVERSA. Chi si trovasse, per la prima volta, a passare per Piazza Municipio il sabato sera rimarrebbe sconvolto, per non dire altro, nel vedere quello che accade sotto i propri occhi.

Centinaia di ragazzini, dai sette anni in poi, intenti in quelle attività tipiche del cortile di una scuola, ma del tutto inappropriate in una piazza ubicata nel pieno centro cittadino. Al neo visitatore, infatti, si presenterebbe uno scenario fatto di spintoni, urla, calci, schiaffoni, corse, pallonate, spinelli fumanti, “paccheriate” finte e reali, sbaciucchiamenti leggeri e profondi, “avvinghiamenti” sospetti e insospettabili, lancio di fialette puzzolenti, sputi e pacchetti vuoti di sigarette. Una volta ho assistito pure al famoso gioco dello “schiaffo del soldato”. Come se non bastasse già quest’elenco da “ora d’aria” bisogna aggiungere pure le “sgommate” e i “cavalli” (le impennate) con i motorini, le macchine con i vetri appannati in Piazzetta Don Diana e la musica ad altissimo volume nelle auto parcheggiate “con molta fantasia”, in ogni anfratto della piazza. Un vero e proprio girone dantesco, che con il salotto buono di una città ha ben poco da spartire. Sia ben chiaro che la colpa non mi sento di darla solo ai ragazzini, anzi. Sono gli adulti ad aver creato le condizioni affinché i nostri ragazzi non abbiano altro luogo di ritrovo che la piazza principale della città. Pensare di andare al Parco Pozzi (con o senza i lavori in corso è la stessa cosa) è impensabile. Nessun servizio, illuminazione appena sufficiente, sicurezza zero: questa l’offerta del parco. Le altre strade e piazze sono già “impegnate” dai ragazzi più grandi oppure, come Piazza Mercato non offrono nulla al di fuori di ristoranti e locali per un pubblico adulto. Andare al cinema costa più di quanto possa consentire la “paghetta” settimanale. Idem per pizzerie e pub. Non ci sono piscine pubbliche, quelle private costano un occhio della testa. Le rarissime sale giochi sono solo delle “mangiasoldi”. Non ci sono locali destinati a loro. Gli impianti sportivi sono utilizzati per ogni scopo possibile e immaginabile, ma rarissimamente offrono spettacoli adatti ai più giovani (non ritengo che i ragazzini possano essere attratti, il sabato sera, dalle mostre sulle foibe et similari nobili iniziative). Gli unici spettacoli creati per loro si tengono sempre e comunque in Piazza Municipio, tralasciando a priori altre “location” (vedi il Festival Artisti di Strada). Morale della favola, se l’intenzione è quella di continuare così, propongo almeno d’installare uno dei vecchi e cari campanelli che segnano le ore nelle scuole. Lo farei suonare io stesso verso le undici di sera. Che almeno si sappia ufficialmente a che ora finisce la ricreazione.

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