Monnezza: colpa “bipartisan”

di Nicola Rosselli

rifiuti ad AversaAVERSA. Monnezza, Destra, Sinistra. Di chi è la colpa? Da queste colonne, soprattutto nei post, si è sempre parlato delle colpe di questa assurda situazione che ci circonda da anni. Ognuno, motivato dalla propria ideologia, ha cercato di tirare acqua al proprio mulino.

Tutti, però, sappiamo che le colpe, più o meno gradatamente, sono di tutti in maniera “bipartisan”. Un bell’esempio, in questo senso, l’articolo di Peter Gomez su “L’Espresso” della scorsa settimana, dove tra i tanti personaggi, più o meno noti, leggiamo anche nomi e cognomi nostrani, aversani e casertani. Sorprende il battagliero consigliere regionale azzurro Giuseppe Sagliocco. Scontato, invece, appare il nominativo di un altro consigliere regionale, l’ormai famigerato mastelliano Nicola Ferraro. Non mancano, inoltre, riferimenti a veri e propri big come l’ex ministro di Alleanza Nazionale Mario Landolfi (implicato anche nella “munnezza connection” di Mondragone – che ha portato alle dimissioni del sindaco Ugo Conte – attraverso il proprio segretario nonché assessore comunale nel comune del litorale domitio). Gomez afferma di avere la “lista segreta” dei dipendenti del Commissariato per l’emergenza rifiuti con accanto i “padrini politici”. “Scorrendo l’elenco, – scrive l’Espresso – le sorprese non mancano: a segnalare i “comandati” non erano solo i Ds, la Margherita, l’Udeur,. Ci davano dentro anche Forza Italia ed Alleanza Nazionale”. E, dopo aver ricordato i plenipotenziari azzurri napoletani Antonio e Flavio Martusciello, si legge: “Altri due erano invece stati proposti dal consigliere regionale azzurro Giuseppe Sagliocco, il quale, dopo aver inviato tecnici di sua fiducia al Commissariato, tre anni fa non si è trovato in imbarazzo a capeggiare, assieme ad un bel gruppo di parlamentari del centrodestra, le proteste della popolazione che chiedeva il blocco dell’unica discarica ancora disponibile, quella di Parco Saurino 2, a Santa Maria La Fossa”. Per Nicola Ferraro viene ricordato il suo rapporto con l’Ecocampania e l’arresto nell’ambito dell’affaire Udeur. Non si poteva, infine, non parlare dei fratelli Orsi, due imprenditori legati, secondo Gomez, a Mario Landolfi e all’azzurro nostrano Nicola Cosentino. Gli Orsi, poi, grazie all’intervento di Angelo Brancaccio, prendono la tessera dei Ds. Una bella galleria di soggetti che rafforza, ancora una volta, per questa tornata, la convenzione del “Non Voto” per questa tornata elettorale.

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