AVERSA. Le realtà della salute mentale che ho avuto modo di visitare sono caratterizzate, nonostante talune difficoltà relative ad alcune strutture e alla carenza di personale, da grandi professionalità e dallimpiego di metodologie innovative che sono state in grado di innescare un percorso virtuoso anche per le molteplici iniziative messe in campo in collaborazione con le cooperative sociali.
Questo il commento del direttore generale dellAsl Ce2, Antonietta Costantini, dopo aver visitato, accompagnata dalla responsabile del dipartimento di Salute mentale, Tiziana Celani, le Unità operative di salute mentale di Santa Maria Capua Vetere e Capua, le Sir (Struttura intermedia residenziale) di Bellona e Mondragone, incontrando gli operatori e i responsabili. Numerose e variegate ha proseguito la manager sono le attività che integrano efficacemente le cure, offrendo la possibilità agli utenti di portare avanti in maniera concreta un percorso di reinserimento sia sociale che lavorativo. Nella struttura sammaritana gli utenti sono impegnati in attività sportive, di catering oltre ad aver realizzato alcuni cortometraggi per il Mitreo film festival. Presso lo storico Palazzo Fieramosca di Capua, oltre a laboratori di pittura, è attivo un laboratorio di sartoria che realizza manufatti con le sete di San Leucio. Nel terreno della Sir di Bellona è stata, da tempo, impiantata una vigna dalla quale si produce vino, vi sono alberi da frutta e si è avviato lallevamento di animali da cortile e maiali neri casertani. Si svolgono, inoltre, attività di falegnameria e per la produzione di oggetti in ceramica. A Mondragone, invece, si realizzano tavoli e arredi in ferro battuto decorati con mosaici esposti in un apposito showroom e lavori con la pittura batik murale e su vetro. Le attività portate avanti in queste strutture ha affermato il direttore generale in molti casi concorrono a portare avanti un discorso di rilancio dellartigianato e della produzione locale. Anche per questo è mia intenzione lavorare nella direzione di rafforzare, da una parte, la sinergia e lintegrazione col territorio e, dallaltra, di promuovere il più possibile linserimento lavorativo degli utenti. Tra i primi passi in questo senso, la firma, tra pochi giorni, del protocollo di intesa con i Comuni e Agrorinasce, per listituzione in un immobile confiscato alla camorra, di un laboratorio di artigianato gestito dagli utenti, dai loro familiari e dagli operatori del Csm di San Cipriano di Aversa.