MARCIANISE. “Carissimi fedeli di S. Giuliano, Mi permetto di entrare nelle vostre case e chiedere un poco della vostra attenzione. Siete sicuramente al corrente che sono iniziati i lavori di costruzione della nuova chiesa di S. Giuliano. Un evento che la nostra comunità parrocchiale attendeva da tanto, troppo tempo, dato che l’attuale chiesa è diventata troppo piccola per soddisfare le esigenze del fedeli.
Costruire una Chiesa, comporta ovviamente un notevole sforzo economico. Per la verità il progetto non prevede solo la chiesa, ma un intero complesso parrocchiale che tiene conto di spazi e luoghi per incontri, riunioni, attività giovanili, culturali, formative, di accoglienza, di catechesi; di carità e di quanto altro è necessario perché una comunità viva fortemente la sua vocazione ad essere formata, unita e protesa verso le molteplici necessità e bisogni nella chiesa e nel mondo di oggi.
Vi confesso che la mia grande speranza è che questo avvenimento ci aiuti a diventare una vera comunità di persone, che desiderano crescere insieme nella propria esperienza di fede. Sappiamo tutti; infatti, quanta dispersione esiste nella nostra Parrocchia; quante divisioni. A volte ho l’impressione che manchi negli abitanti del nostro quartiere un sano “orgoglio” di appartenere alla stessa “grande famigliaiJ di S. Giuliano. Orgoglio che ‘invece si riscontra in tante altre comunità parrocchiali. I motivi, è vero, sono I pIù vari, nella gran parte dei casi però sono soltanto pretestuosi. Vorrei cercare di far comprendere a tutti voi che qui non si tratta semplicemente di costruire un edificio di mattoni, non servirebbe a nulla da solo. Dobbiamo crescere come “Chiesa viva”, come ci ricorda l’Apostolo Pietro: “Stringendo vi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificlo spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo.” (lPt 2,4-5) Uno del prlnclpali Insegnamenti del Concilio Vaticano Il è la “ChiesalJ Intesa come “comunità” o “comunione”. In una “Chiesa di comunione’J ciascun individuo battezzato e membro della IIChiesa” è partecipe di questo grande mistero. Ciascun battezzato è infuso di Spirito Santo e unito a Cristo che lo conduce al Padre. Insieme siamo chiamati a costruire una Chiesadi comunione. Stare seduti in poltrona a guardare; giudicare rimanendo nascosti e osservare cinicamente, non sono scelte per iCristiani. Non è più il tempo di criticare, è, invece, tempo di unire le nostre forze. Se vogliamo attuare una “Chiesa di comunione”, la fiducia deve sconfiggere il cinismo e la paura e tutti devono collaborare gene rosa me nte. Non è difficile capire, allora, che ognuno è chiamato a fare la propria parte, nella misura delle proprie possibilità. Come vostro Parroco, vi dico subito, che il progetto è molto ambizioso, ma sono certo che, tutti insieme; riusciremo a trovare la giusta strada per dare, al nostro quartiere, la Chiesa che da anni stiamo aspettando. A questo proposito è stato costituito il UComitato San Giuliano Martire” riconosciuto come Associazioneche non ha scopo di lucro per intraprendere tutte le iniziative necessarie a raccogliere contributi per la realizzazione del complesso parrocchiale. Prossimamente i membri di questo Comitato si attiveranno per una informazione capillare nelle nostre case e per organizzare un raccolta mensile che coinvolgerà tutte le famiglie della Parrocchia. Qualcuno mi ha chiesto qual è la somma che le famiglie dovrebbero devolvere ogni mese. Naturalmente rispondo che ognuno è invitato a dare secondo le proprie possibilità. Nessuno è obbligato, infatti, a contribuire se non può farlo o non lo desidera. Ciò che dovrebbe animarci però è la consapevolezzadi realizzare un’opera che lasceremo in eredità alle prossime generazioni e che rimarrà, quindi, per sempre nella storia del nostro rione e di Marcianise. Se, poi, posso permettermi di suggerire una cifra penso che seogni famiglia potesse dare almeno lS euro al mese, nel giro di qualche anno riusciremmo a portare a termine l’intero complesso parrocchìale con tutte le opere connesse e cioè: il parcheggio, i campi sportivi, uno spazio di verde attrezzato per le famiglie e l’oratorio per ì ragazzie i giovani. Ricordo, infine, che tutte le offerte fatte in favore del Comitato San Giuliano Martire sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi. Ringrazio tutti coloro che hanno avuto la bontà di prestare un pd di attenzione a questa lettera e chiedo la benedizione del Signore per tutti noi e per la nostra nuova chiesa.”