Rifiuti, continua la protesta a Ferrandelle contro la discarica

di Redazione

 SANTA MARIA LA FOSSA (Caserta). Dura protesta a Ferrandelle, nel comune di Santa Maria la Fossa, contro l’apertura della discarica dove saranno sversate 350mila tonnellate di rifiuti del napoletano e del casertano.

Mentre sono in atto i lavori di realizzazione delle tre piazzolle su cui stoccare l’immondizia (la prima doveva essere pronta ieri, ma sta subendo ritardi), un gruppo di cittadini (provenienti anche dalla vicina Casal di Principe) ha bloccato la provinciale che collega Castel Volturno a Capua. Intanto, ieri sera il sindaco Bartolomeo Abate e una delegazione di manifestanti sono stati ricevuti dal commissario Gianni De Gennaro, a cui hanno ribadito l’intenzione di accettare nella discarica Ferrandelle solo i rifiuti della provincia di Caserta. I cittadini contestano anche la mancata promessa di impiegare i terreni di Ferrandelle, confiscati al clan camorristico dei “Casalesi” nel 1998, per attività sociali. “Noi pensavamo ad un ospedale, ad una struttura sportiva, ora invece ci portano altra spazzatura che sarà il colpo di grazia alla nostra economia, in una zona dove ci sono altre due grandi discariche”, affermano alcuni manifestanti, riferendosi agli altri siti “Marruzzella” di San Tammaro e “Parco Saurino” di Casal di Principe. Intanto, durante i lavori di scavo sono emersi tre ordigni risalenti alla seconda guerra mondiale.

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