SAN MARCELLINO (Caserta). Il neo commissario dellUdeur di San Marcellino, Ettore Cantile, replica allex segretario del Campanile, Michele Della Corte, da cui è stato accusato di becero trasformismo.
Voglio fare una piccola precisazione afferma Cantile – in merito alla situazione politica venutasi a creare con il commissariamento della sezione Udeur di San Marcellino. Comprendo lamarezza e la delusione del segretario Michele Della Corte, con il quale mi lega una amicizia ultradecennale, ma non giustifico affatto lattacco personale che egli ha rivolto alla mia persona. Semmai egli avrebbe dovuto agire diversamente e non di impulso (o mal suggerito da qualcuno): avrebbe dovuto chiedere spiegazioni soprattutto ai vertici provinciali, che egli ben conosce, e casomai quelli regionali, dellavvenuto avvicendamento. Mi è stata comunicata la nomina a commissario cittadino appena qualche minuto prima e, di prassi e correttezza, ho subito fissato un incontro ad horas con i due consiglieri comunali dellUdeur De Marco e Granata e li ho avvertiti, testimoni, della comunicazione. Cosa centro io con la sua destituzione non ho ben capito. Io che sono, giustamente come dice lui nella nota stampa, un cittadino qualunque, spero che non abbia utilizzato con disprezzo lappellativo, ma solo per evidenziare che attualmente non occupo un ruolo istituzionale. Anzi, mi vanto io non sono nessuno, io sono uno, io sono una identità, punto e basta. Non mi sono mai montato la testa di essere qualcuno, dopo un decennio di vita politica attiva sul territorio. E poi, politicamente del suo operato amministrativo ultimamente mi sto interessando poco, nonostante abbia competenze, professionalità, esperienza e serietà morale per dargli qualche suggerimento affinché non faccia qualche errore che ho fatto io per il passato. Proprio non capisco il suo risentimento verso di me, che non lho mai toccato criticamente. Sul piano personale mi è dispiaciuto leggere che mi considera un trasformista, ahimè, è vero, guai se non lo fossi, è fondamentale per uno che ha le proprie idee e i propri convincimenti sia nella vita politica che sociale. Proprio come ha rimarcato lui, giustificandosi della scelta politica che vorrà fare a breve, nel descrivere la figura politica del consigliere regionale Caputo di cui l ex-segretario si dice felicissimo di seguire perché uomo e politico di grande dignità e coraggio che sta portando avanti con forza, coerenza e convinzione le sue idee. Politico convinto e coerente (ma nelle idee) che io ammiro fin da quando faceva parte dellUdc dove è stato eletto alla Regione alle ultime elezioni, poi trasmigrato nel centrosinistra, Udeur, a causa proprio dei suoi convincimenti e delle proprie idee. Ed è giusto perché è coerente, perché ha idee e progetti prestabiliti che, o si hanno o si fallisce. In tutto e per tutto. Al mio amico Michele conclude Cantile voglio dare un consiglio per il futuro: in politica non dire mai – mai! Basta avere, giustamente come egli sottolinea, coerenza nelle proprie idee, convinzione e responsabilità soprattutto. Poi ognuno è libero di decidere dove, come e quando, le deve far valere. Basta averle. Per questo gli dico buon lavoro per il futuro e dia traccia della sua presenza politica a San Marcellino per gli anni a venire. Perché i cittadini qualunque giudicheranno.
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