Piscina, Fi e Specchio attaccano l”amministrazione

di Redazione

la piscina comunaleGRICIGNANO. Dopo l’approvazione dello schema di convenzione per l’affidamento della gestione della piscina comunale, Forza Italia e il circolo Specchio attaccano l’amministrazione comunale, sia riguardo ai contenuti della stessa convenzione che ai ritardi per l’apertura della struttura.

E lo fanno tracciando un “excursus” dell’iter che ha portato, giovedì mattina, alla decisione in consiglio comunale.

“La Piscina comunale” (manifesto di Fi e Specchio)

Anno 2004: All’epoca del primo mandato Lettieri, più volte e da più parti è stata sollevata la questione piscina comunale. In quel tempo, l’amministrazione comunale sosteneva che la mancata apertura era dovuta al fatto che la piscina venne realizzata con vasca di tipo olimpionica e quindi non adatta per attività ludico/didattiche, motivo per cui bisognava intervenire per adeguarla al fine di renderla utilizzabile specialmente per i più piccoli.

Anno 2005: Riproponiamo la questione ma dell’adeguamento annunciato nemmeno l’ombra.

Anno 2006: Secondo mandato Lettieri. Nel mese di dicembre, su nostre reiterate sollecitazioni, l’assessore con delega allo sport Andrea D’Angelo prometteva la consegna della struttura ai cittadini di Gricignano non oltre la primavera 2007.

Anno 2007: E fu primavera e la piscina è sempre più una chimera. L’assessore allo sport, su nostro ennesimo intervento a sottolineare una condotta politica tutt’altro che leale, non sapendo più a quale “Santo votarsi” e non paco delle promesse azzardate fatte qualche mese prima, garantiva ancora una volta che nel giro di qualche settimana la struttura sarebbe stata consegnata ai cittadini.

Anno 2008: Acclarata ormai la scarsa considerazione che questi amministratori hanno dei loro concittadini, segnaliamo l’ennesima amara sorpresa, la piscina è stata dichiarata ultimata ma la vasca è rimasta tale e quale. Per intenderci, l’adeguamento che nel 2004 veniva addotto quale motivo della ritardata apertura, non è stato effettuato e quindi, a questo punto, la piscina non dovrebbe essere idonea per le attività ludico/didattiche, ovvero, non sarebbe fruibile per i più piccoli. Ma questo, evidentemente, non importa o forse non è mai importato ai nostri amministratori.

E per finire, non contenti di questo fallimento, per ben due volte, hanno tentato di far passare in Consiglio Comunale una bozza di convenzione per la gestione privata della struttura, palesemente sbilanciata a favore del potenziale aggiudicatario. A chi doveva giovare una convenzione tanto allegra e presuntuosa? Chi sta muovendo le fila? Staremo a vedere. Intanto, di fronte a questo ennesimo fallimento, riteniamo che un solo atto abbia ancora un senso: le dimissioni.

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