NAPOLI. Il Csm ha avviato unindagine sul blitz della Polizia Giudiziaria al Secondo Policlinico di Napoli.
Lintervento degli agenti, autorizzato dal pm Vittorio Russo, era scaturito da una telefonata anonima in cui si segnalava un aborto illegale. I poliziotti sequestravano il feto ed interrogavano la donna, la 39enne S.S., che era ancora sotto leffetto anestetico. Veniva in seguito verificato che la donna si era sottoposta ad una interruzione di gravidanza terapeutica. Linchiesta sarà affidata alla Prima Commissione del Csm e, come ha dichiarato il vicepresidente del Palazzo dei Marescialli Nicola Mancino, l”obiettivo è comprendere come si sono svolti i fatti, le versioni date sono diverse e perciò c”è bisogno di un accertamento. Si tratta di capire bene cos”è accaduto in quell”ospedale, che peraltro è una struttura pubblica. Il blitz di Napoli ha scatenato diverse manifestazioni di movimenti e coinvolto anche la politica, accendendo un dibattittosulla legge 194 che autorizza laborto. Già la settimana scorsa era stata avanzata una richiesta da tutte le donne consigliere, togate e laiche: L”obbligo di accertamento degli illeciti penali impone spesso la compressione della sfera più privata delle persone, ma in tali casi, vista la delicatezza degli interessi costituzionalmente protetti in gioco, appare indispensabile una verifica rigorosa della sussistenza delle condizioni di legge e l”adozione di modalità esecutive compatibili con il rispetto della persona, specie se in situazione di difficoltà o debolezza.