Casini va da solo. Accordo Pd-Di Pietro

di Antonio Taglialatela

CasiniROMA. Rottura definitiva tra Casini e Berlusconi. L’Udc correrà da sola, con il proprio simbolo e Casini candidato premier, alle elezioni del 13 e 14 aprile.

“Sono Berlusconi e Fini che hanno deciso di spaccare i moderati. Per noi la questione è conclusa. Questo è il dato politico, noi non rinunceremo al nostro simbolo”, ha detto il leader dello scudocrociato, lasciando comunque aperto uno spiraglio: Se Berlusconi ci ripensa, noi siamo qui”. Quella dell’Udc, come afferma l’ex presidente della Camera, sarà “una campagna elettorale di centro, mentre il Popolo della Libertà è ormai spostato completamente a destra”. “Abbiamo calcolato – hanno poi affermato i vertici dell’Udc – che in otto regioni il Pdl perderà il premio di maggioranza per non aver lasciato correre il nostro partito nell’alleanze di centrodestra con il proprio simbolo”. Ed ora Casini valuterà l’apertura alla Rosa Bianca di Tabacci-Pezzotta-Baccini. “Sono pronto ad aprire un dialogo costruttivo con l’Udc per rafforzare una forza politica intermedia che non si identifichi con questo bipolarismo”, ha commentato proprio Savino Pezzotta, il quale non esclude un coinvolgimento dell’Udeur di Mastella (che ancora non si è accordato con il Pdl di Berlusconi) nell’ambito di un progetto centrista: “Siamo determinati – ha detto Pezzotta – a costruire una forza intermedia che difenda i valori democratici e non si identifichi con questo bipolarismo”.

Intanto, raggiunto l’accordo tra Partito Democratico e l’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro, incontratosi oggi con Walter Veltroni. L’Idv sottoscriverà il programma del Pd e appoggerà Veltroni candidato premier. Critico verso questa alleanza il leader del Partito Socialista, Enrico Boselli, per il quale allearsi con Di Pietro significa escludere i socialisti. Trattative ancora aperte tra Pd e Radicali di Pannella-Bonino.

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