ROMA. Rottura definitiva tra Casini e Berlusconi. LUdc correrà da sola, con il proprio simbolo e Casini candidato premier, alle elezioni del 13 e 14 aprile.
Sono Berlusconi e Fini che hanno deciso di spaccare i moderati. Per noi la questione è conclusa. Questo è il dato politico, noi non rinunceremo al nostro simbolo, ha detto il leader dello scudocrociato, lasciando comunque aperto uno spiraglio: Se Berlusconi ci ripensa, noi siamo qui. Quella dellUdc, come afferma lex presidente della Camera, sarà una campagna elettorale di centro, mentre il Popolo della Libertà è ormai spostato completamente a destra. Abbiamo calcolato hanno poi affermato i vertici dellUdc – che in otto regioni il Pdl perderà il premio di maggioranza per non aver lasciato correre il nostro partito nellalleanze di centrodestra con il proprio simbolo. Ed ora Casini valuterà lapertura alla Rosa Bianca di Tabacci-Pezzotta-Baccini. Sono pronto ad aprire un dialogo costruttivo con lUdc per rafforzare una forza politica intermedia che non si identifichi con questo bipolarismo, ha commentato proprio Savino Pezzotta, il quale non esclude un coinvolgimento dellUdeur di Mastella (che ancora non si è accordato con il Pdl di Berlusconi) nellambito di un progetto centrista: Siamo determinati ha detto Pezzotta – a costruire una forza intermedia che difenda i valori democratici e non si identifichi con questo bipolarismo.
Intanto, raggiunto laccordo tra Partito Democratico e lItalia dei Valori di Antonio Di Pietro, incontratosi oggi con Walter Veltroni. LIdv sottoscriverà il programma del Pd e appoggerà Veltroni candidato premier. Critico verso questa alleanza il leader del Partito Socialista, Enrico Boselli, per il quale allearsi con Di Pietro significa escludere i socialisti. Trattative ancora aperte tra Pd e Radicali di Pannella-Bonino.