ROMA. E stato ribadito da tutti il rilievo e limportanza di un cambiamento della legge elettorale. Vi confermo che elementi per una valutazione complessiva li avrò certamente lunedì, non tanto lontano. Lo ha affermato il presidente del Senato Franco Marini al termine delle consultazioni di oggi con le parti sociali.
Lunedì sarà il turno di An Forza Italia e Pd, per terminare con i presidenti emeriti della Repubblica Cossiga, Scalfaro e Ciampi. A quel punto si capirà se lincarico esplorativo conferito a Marini dal presidente Napolitano si tradurrà nella concreta costituzione di un governo istituzionale oppure in un flop che porterà a nuove elezioni. Soluzione, questultima, a cui sembra rassegnato il presidente degli industriali Luca Cordero di Montezemolo: Gli spazi mi sembrano veramente pochi. Se entro lunedì o martedì non ci fossero le condizioni per arrivare a un governo, auspichiamo che chiunque vinca le elezioni guardi alla prossima legislatura come ad una legislatura costituente, che tenga conto dei veri problemi del Paese. Finora ha concluso la classe politica ha dato un pessimo esempio. Per i vertici dei sindacati di Cgil, Cisl e Uil occorre andare alle elezioni con una legge elettorale più rispettosa, oltre ad occuparsi anche di tempi economici, in primis i salari. Il comitato per il referendum, presieduto da Giovanni Guzzetta, ha invece chiesto a Marini di garantire lo svolgimento della consultazione. Intanto, è scontro tra Pd e centrodestra. Walter Veltroni chiede un governo che faccia le riforme ed accusa il centrodestra di avere lansia del voto. Replica il portavoce di Berlusconi, Paolo Bonaiuti: Troppa fretta e precipitazione verso le urne? Ma non erano stati loro, la sinistra, a dire che se cadeva Prodi bisognava tornare subito al voto? Il discorso di Veltroni è un continuo ribaltamento della realtà. E un centrosinistra disperato che negli ultimi tre giorni, pur di evitare lo scioglimento delle Camere, si è inventato le proposte più originali e più bizzarre, afferma poi Gianfranco Fini di An.
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