PRISTINA. Il Parlamento del Kosovo proclamerà lindipendenza della provincia della Serbia domenica 17 febbraio, alle ore 17. Lo aveva annunciato oggi allAnsa il premier kosovaro Hashim Thaci, ma durante la conferenza stampa non ha dato alcuna indicazione precisa.
Poi, qualche ora più tardi, lo stesso Thaci ha confermato di nuovo la data del 17, ma per motivi si sicurezza lufficializzazione ci sarà non prima di 24 ore dalleffettiva proclamazione di indipendenza. Intanto, come scrivevamo ieri, la Serbia, attraverso il riconfermato presidente Boris Tadic, che oggi ha prestato giuramento, non accetta la dichiarazione unilaterale della provincia a maggioranza albanese, considerandola una decisione illegale e secessionista. Ad appoggiare il parlamento serbo cè il presidente russo Vladimir Putin che, assieme a Tadic, ha invocato una riunione durgenza del Consiglio di Sicurezza dellOnu. Tale riunione, però, ha registrato un nulla di fatto: solo cinque (Usa, Francia, Gran Bretagna, Belgio e Italia) dei quindici paesi del Consiglio di Sicurezza hanno appoggiato lindipendenza del Kosovo, nellambito del piano proposto dallex mediatore dellOnu per il Kosovo, Martti Ahtisaari. La maggioranza dei membri del Consiglio, infatti, è propensa ad una trattativa pacifica tra la Serbia e la sua provincia. L”atteggiamento di Putin è dovuto soprattutto al timore che si crei un precedente: in Georgia le Repubbliche secessioniste di Abkhazia e Ossezia del sud sono intenzionate a muoversi sul modello kosovaro.