GRAVINA. Ciccio e Tore sarebbero caduti accidentalmente nel pozzo. Ne sono convinti gli investigatori che indagano sul caso e che hanno esaminato i primi esami medico legali sui resti dei due fratellini.
Secondo la ricostruzione Francesco sarebbe precipitato per primo, mentre Salvatore gli sarebbe caduto addosso. I due, una volta finiti per la cisterna, non sarebbero morti sul colpo ma dopo una lunga agonia. Dallesame delle radiografie, Francesco, il fratello più grande, ha fratture al bacino, al femore e alla tibia, mentre Salvatore ha una ferita al piede. Il primo, dunque, sarebbe morto per emorragia, laltro per il freddo. Tra le ipotesi, quella che un fratello sia caduto e laltro sia sceso a salvarlo, forse perché scappavano da qualcuno. Intanto, la Procura sta esaminando la richiesta di scarcerazione di Filippo Pappalardi, padre di Ciccio e Tore. Sembra che il ritrovamento dei cadaveri non sia ritenuto sufficiente per far cambiare idea sulla presunzione di colpevolezza delluomo. Lavevo detto alla polizia che doveva cercare là dentro, ha detto Pappalardi al suo legale difensore Angela Aliani, andata a trovarlo in carcere a Velletri. Martedì scenderanno in strada gli studenti di Gravina per ricordare i due fratellini. Sabato e domenica ci sarà un minuto di silenzio sui campi di calcio italiani.
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