Il Pd sembra orientato a correre da solo alle prossime elezioni. Se così fosse sarebbe una novità in questa competizione elettorale.
Analizzando lipotesi lanciata dal segretario Walter Veltroni, la scelta non sembra del tutto impropria. Correre da soli significa non dover scendere a patti con nessuno e questo potrebbe creare un segnale positivo che la gente potrebbe raccogliere favorevolmente. Nonostante sia difficile vincere le elezioni con questo sistema elettorale resta il vantaggio di iniziare a costruire un cammino lontano dai piccoli partiti. Lo scopo è proprio quello, restare lontani da quei partiti che con una manciata di voti, ottenuti nelle sole province dappartenenza, possono mettere in bilico, comè successo, le sorti di una legislatura. Da qui scaturisce la scelta responsabile di correre da soli, basandosi su un proprio programma elettorale da offrire agli elettori, avendo dalla propria parte la certezza che nessuno potrà mettere il bastone fra le ruote, e, se si vince, il programma può essere portato avanti con serenità e tranquillità. Questa può essere la novità della campagna elettorale: avere una forza politica che sappia mettere da parte la voglia di vincere a tutti i costi facendo coalizioni che poi non si riescono a gestire. Mentre con un partito nuovo si può costruire il futuro con un’ottica diversa. Le prime battute rilasciate dalla gente su questa ipotesi danno un segnale positivo. I cittadini sono convinti che dare la fiducia ad un partito che possa avere caratteristiche di centrosinistra moderato, che corra da solo prendendo le distanze dal resto dei partiti, possa contribuire a modificare il quadro politico italiano. Laria che si respira ha alterato gli umori degli elettori più indecisi. La sinistra estrema inizia a colpevolizzare il Pd di regalare la vittoria al centrodestra, ma ciò non impensierisce minimamente il segretario del Pd. La scelta va verso una fase politica nuova che vedrà sicuramente partorire, in futuro, una nuova legge elettorale con lo scopo di mettere in sordina tutti i piccoli partiti attraverso uno sbarramento del 5%. Evidentemente questa campagna elettorale sarà linizio dello spirito costruttivo che il Pd ha intenzione di portare avanti in futuro, lasciandosi alle spalle un passato costruito con le compagini del centrosinistra che hanno dimostrato la carente stabilità di ogni governo che si è costruito. Sistematicamente, dopo nemmeno due anni, i governi di centrosinistra sono caduti per colpa di piccole coesioni politiche. Il cambiamento di rotta sta nel dar ragione a chi ha optato per la scelta di correre da soli, a dimostrazione che tutti quei piccoli partiti hanno stancato il popolo italiano, e con molta probabilità scompariranno perché la gente non gli darà più fiducia. 93 sono i partiti che compongono il Parlamento italiano, la stragrande maggioranza di questi non raggiunge il 2% dei consensi, ed uno o due senatori o deputati, riescono a mantenere in scacco un popolo intero. La scelta del Pd può ritenersi coraggiosa e ponderata perché va verso leliminazione, in futuro, del caos di partiti esistenti nel Parlamento Italiano.