ROMA. Dopo lufficializzazione della notizia, con la firma del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al decreto di nomina proposto da Romano Prodi, si è svolta la cerimonia del giuramento del nuovo Ministro della Giustizia Luigi Scotti.
Già ieri il Presidente del Consiglio dei Ministri aveva espresso la volontà di abbandonare la carica di Ministro ad interim, ottenuta dopo le dimissioni dellex Guardasigilli Clemente Mastella, affermando: Ho già deciso, ne ho già parlato con il presidente Napolitano, domani andrò da lui per il giuramento di Scotti. E così è stato, stamattina Prodi si è recato al Quirinale, verso le 13, dove lo ha ricevuto il Capo dello Stato, il quale ha accolto la sua proposta,concretizzatasi con il giuramento del nuovo ministro.
Scotti, già sottosegretario alla Giustizia, vanta una lunga carriera nella Magistratura. Il settantaseienne napoletano inizia la sua esperienza da giurista, nel 1959, svolgendo la professione di avvocato nella sua città natale per poi trasferirsi al Csm dove rimane dal 1976 al 1981. Nel 1987viene nominato magistrato di Cassazione con funzioni direttive superiori e dieci anni dopo, nel 1997, Presidente del Tribunale di Roma. Non è nuovo al Ministero della Giustizia poiché già nel 1982ha svolto il ruolo di vice-capo dell”ufficio legislativo e, dopo tre anni, è arrivato a ricoprire l”incarico di capo dello stesso ufficio. Tutto ciò gli è valso lappellativo di instancabile lavoratore. Dopo aver rinunciato a candidarsi alle elezioni del 2006, per evitare ulteriori polemiche sulla tendenza della magistratura verso la politica, Scottiè giunto al Ministero come sottosegretario e subito ha messo mano alle modifiche per la riforma giudiziaria dellex ministro Roberto Castelli, contro cui, lui stesso, da presidente del Tribunale di Roma, aveva protestato durante lapertura dellanno giudiziario, nel 2005,indossando la toga nera in segno di lutto durante la cerimonia. Scotti, che è anche docente allUniversità di Napoli, guiderà il Ministero della Giustizia per soli due mesi fino alle prossime elezioni amministrative, previste per il 13 e 14 aprile.