WASHINGTON. Martedì decisivo per i candidati alle primarie elettorali americane, si vota oggi in 24 stati e se nellarea repubblicana John McCain è nettamente favorito rispetto ai suoi avversari, sul fronte democratico sale sempre di più la tensione tra Hillary Clinton e Barack Obama.
Il “Supertuesday”, come viene definito dagli americani, è iniziato alle sei di stamattina (mezzogiorno italiano) per poi concludersi alle venti (cinque di mattina in Italia) permettendo così di votare in tutti gli stati interessati. Stando agli ultimi sondaggi, McCain è in vantaggio a livello nazionale fra i 15 e i 20 punti su Mitt Romney, mentre Obama sarebbe 13 punti percentuali avanti su Hillary nello stato della California, che da solo fornisce 441 delegati per la convention, cioè più del 20% del totale necessario per vincere. E dopo settimane intense fatte di comizi, ospitate in tv, faccia a faccia, ancora una volta la Clinton non riesce a trattenere le lacrime ritornando nella scuola dove ha studiato per diventare avvocato, la Yale Child Study Center. Ma in molti hanno pensato che il suo pianto è stato lo stesso che le permise la vittoria in New Hampshire.