Treviso, un hotel per le prostitute

di Angela Oliva

prostituzioneVILLORBA (Treviso). Singolare ma da tener in conto la proposta del sindaco di Villorba, piccolo paese a 10 km da Treviso.

Liliana Scattolon

, primo cittadino leghista, ha lanciato una proposta inconsueta per risolvere il problema delle prostitute in strada. Ebbene, le signorine del sesso potrebbero essere ospitate in un hotel, dove riceverebbero i clienti e potrebbero usufruire di servizi igienici e ripararsi dalle intemperie e da tutti i rischi che comporta la strada. Non è finita, l’albergo potrebbe ospitare anche le persone senza tetto o sregolati, fungendo da ostello di solidarietà. “Non è una casa chiusa, ma un hotel” ci tiene a precisare il sindaco, evitando, in questo modo, che chi si accinge a costruire tale albergo possa essere denunciato per favoreggiamento alla prostituzione. Come ha ulteriormente specificato il presidente del Consiglio Marco Serena: “Non sarà una casa d”appuntamenti. Potrà venirci chi vuole, anche le prostitute, basta che paghino una piccola quota. Ma questo non vuol dire riaprire le case chiuse”. Da anni nella cittadina trevigiana le varie amministrazioni hanno cercato di contenere il dilagare della prostituzione. Villorba, infatti, è collegata a Treviso da una strada statale dove proliferano le lucciole che, dopo un certo orario, si trasforma in un mercato del sesso. A nulla sono servite le proteste dei cittadini coadiuvati, anche, dal lavoro delle forze dell’ordine per ristabilire l’ordine.

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