VENEZIA. Si infittisce di un nuovo particolare il giallo della morte del turista inglese di 23 anni, Richard John Raynor, trovato annegato domenica scorsa nelle acque della laguna di Venezia.
Dopo che lautopsia effettuata sul corpo del giovane non aveva evidenziato segni di colluttazione e la nota del procuratore capo di Venezia, Vittorio Borraccetti, citava: …non esiste neppure lontanamente unindizio che faccia pensare ad un omicidio, spunta una lettera di un anonimo veneziano che si autoaccusa della morte di Raynor. Nella missiva, recapitata alla sede regionale della Rai, che ne ha dato notizianell’edizione del Tgr Veneto, il 34enne anonimo, sostiene di aver spinto il giovane giù dal parapetto del Ponte della Libertà “per legittima difesa” al termine di un litigio dopo aver cercato invano di aiutare il turista inglese che era sbronzo. Ora la lettera è stata acquisita dalla polizia e, se ritenuta autentica, potrebbe portare ad una riapertura delle indagini.
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