ROMA. Niente accordo tecnico, niente pasticci, il Pd andrà da solo alle elezioni. Lo annuncia Walter Veltroni, sferrando un duro colpo alla Sinistra Arcobaleno che aveva proposto un accordo al Senato con Bertinotti candidato garante.
Andremo da soli, alla Camera e al Senato. Possiamo vincere, afferma il leader democratico e prossimo candidato premier, che si dimetterà da sindaco di Roma non appena, come egli stesso ha reso noto, sarà approvato il nuovo piano regolatore della capitale.
Gli italiani hanno bisogno di cose chiare. Ho letto sui giornali delle formule pasticciate, cose strane come un terzo candidato alla premiership. Capisco che tutti vogliano stare coperti, ma io credo che occorra rischiare attraverso linnovazione
. Innovazione che, per Veltroni non può coincidere con un nuovo governo guidato da Silvio Berlusconi, il quale si candida a presidente del consiglio per la quinta volta. Il segretario del Pd tuttavia non disdegnerà il dialogo con il network composto da Rifondazione, Comunisti Italiani, Verdi e Sinistra democratica: Con loro continueremo a collaborare a livello locale ma a livello nazionale, su temi come la sicurezza e le missioni allestero, le nostre posizioni sono diverse. Noi ci presenteremo alle elezioni quindi per dire agli italiani: Se votate per il Pd ci sarà una posizione chiara e univoca. Ma la Sinistra Arcobaleno insiste e, in una lettera a firma dei suoi quattro leader Franco Giordano, Oliviero Diliberto, Alfonso Pecoraro Scanio e Fabio Mussi, invita Veltroni a non consegnare su un piatto dargento la vittoria a Berlusconi e gli chiede un incontro urgente per verificare possibili convergenze programmatiche. Ma la strada del Pd sembra ormai quella essere tracciata dal segretario. Il prossimo 16 febbraio si terrà lassemblea costituente del partito. Da lì partirà la campagna elettorale in tutte le province dItalia.