TRENTOLA DUCENTA. Dopo le dimissioni dallArcobaleno del presidente Vittorio Savino e del segretario Antonio Sapio, anche Salvatore Bruno, membro del direttivo dellassociazione, è pronto a lasciare, assieme ad altri, se i due non decideranno di rientrare.
Bruno, prima di invocare il dietrofront di Savino, fa però una tiratina dorecchi al dimissionario presidente. Dopo che il segretario mi ha spedito la comunicazione per posta elettronica alle ore 17.30, quasi come se le persone dovessero essere connesse a tutte le ore del giorno, unora dopo Savino le distribuiva a molte persone che non fanno neanche parte dellassociazione. Il dimissionario presidente, dunque, non ha considerato il fatto che tale decisione doveva comunicarla prima al direttivo, ma in assemblea e non per e-mail, afferma Bruno, che poi si rivolge direttamente a Savino: Caro Vittorio, scusami ma hai sbagliato, mancando di rispetto al direttivo, perché non si rassegnano le dimissioni in piazza o nelle mani del sindaco, anche se la nostra associazione è una espressione politica dellamministrazione in carica. Hai sbagliato soprattutto nei confronti di quelle persone che ti sono sempre state vicino, che si sono impegnate con te e per te, e tu con loro e per loro. E qui Salvatore Bruno si dichiara non intenzionato ad accettare le dimissioni del presidente, in quanto per lui, a tuttoggi, Vittorio Savino resta la persona più indicata e degna a guidare lArcobaleno. Bruno, inoltre, sposa appieno le motivazioni argomentate da Savino nelle sue dimissioni. Motivazioni che, come spiega lo stesso esponente dellassociazione, sono condivise dalla stragrande maggioranza del direttivo. E invoca un incontro chiarificatore per continuare ad andare avanti. Nel caso conclude Bruno – le dimissioni del presidente e del segretario non venissero ritirate dagli stessi, allora non resterebbe che accettarle a malincuore e andarcene tutti a casa. A quel punto il sindaco e lamministrazione non farebbero certo una bella figura, nonostante abbiano tutta la nostra stima.