AVERSA. Non ho mai pensato che i colleghi consiglieri della minoranza non svolgano, nelle rispettive autonomie, il loro ruolo con coerenza e serietà. Così il consigliere Paolo Santulli esordisce nel chiarire le critiche di questi giorni fatte allopposizione.
Spero di non essermi espresso in modo poco comprensibile, se fosse accaduto chiedo scusa. Piuttosto ritengo e ribadisco, in relazione alla questione legata alla ex-Manzoni adibita ad ostello universitario, che vi erano state delle incongruenze. Situazione che è stata stigmatizzata nel contempo da alcuni consiglieri, quali Stabile, Cecere e Rosato, con i quali abbiamo portato allattenzione dellAssise i problemi relativi ad un cambio di destinazione duso, senza che tutte le competenti commissioni avessero preventivamente espresso il loro parere. Così come abbiamo denunciato il metodo, spesso adottato dalla nostra amministrazione, di portare alla votazione delibere, sul limite delle scadenze, su interventi non contestualizzati in un piano complessivo, e soprattutto allassenza di un progetto organico per la città, che anche per quanto riguarda le attività di studio avesse tenuto conto della dimensione urbanistica, che, nonostante le lacerazioni già inferte, continua ad offrire potenzialità interessanti. Il tutto nella consapevolezza che Aversa debba produrre le condizioni ottimali per il diritto allo studio e per una dignitosa qualità della vita. Santulli conclude con la certezza che anche questa incomprensione possa rilanciare un diverso metodo di collaborazione e di approccio e per ristabilire il senso della verità e per valorizzare il rapporto di lavoro con i restanti consiglieri della minoranza.