AVERSA. La società civile. I professionisti, gli esponenti del volontariato, i docenti fuggono dalla politica che in questo momento storico della nostra città sta mostrando il volto più becero. Siamo, oramai, al punto di non ritorno in quanto a livelli minimi toccati.
Non si ricordano queste assurdità nemmeno quando cerano le maggioranze bulgare della Prima Repubblica da parte della Democrazia Cristiana che, a suo modo, un punto di equilibrio lo trovava. Sembra essere tutta in salita la strada per la formazione della giunta tecnica da parte del sindaco azzurro Mimmo Ciaramella che si starebbe scontrando con lindecisione dei suoi prescelti. Unindecisione dovuta soprattutto allimpossibilità di conoscere quale sarà la durata del mandato assessoriale. Sono in molti, infatti, a temere che i partiti resisteranno fino allappuntamento elettorale delle politiche del 13 e 14 aprile prossimo per poi ritornare alla carica nel richiedere una giunta politica. Insomma, i professionisti interpellati da Ciaramella temono (e a giusta ragione) di vedersi utilizzati come tappabuchi per qualche mese, non riuscendo nemmeno a pianificare un iter di intervento nel rispettivo settore, per poi essere costretti a passare la mano.
Tra quanti avrebbero già declinato linvito il responsabile cittadino del Wwf Alessandro Gatto (sulla cui possibile nomina si sono verificate diverse critiche da parte di esponenti del centrodestra, ritenendo che lesponente ambientalista in campagna elettorale si sia dichiarato contrario alle scelte di tale parte politica); il generale Domenico Cagnazzo, già responsabile dei Ros dei carabinieri ed esponente di primo piano del Comitato per la Provincia di Aversa; Fortunato Allegro, docente di filosofia, presidente della Consulta Cittadina per lAmbiente e dellassociazione Amici del Parco Pozzi; Maria Luisa Coppola, docente di lettere e responsabile della biblioteca diocesana; il ginecologo Lucio Romano, responsabile cittadino del Movimento per la Vita. Ancora in forse sarebbero lavvocato Gennaro Di Biase, lingegnere Raffaele Santoli, il commercialista Luciano Mottola, larchitetto Enrico De Cristofaro ed il presidente dellordine dei dottori commercialisti Franco Matacena che ha già vissuto unesperienza analoga a Casal di Principe. In pole-position ci sarebbero, al momento, lavvocato Manuela Nugnes, amministrativista, figlia dellex sindaco democristiano Vincenzo, e Giuseppe Del Villano, funzionario di Sviluppo Italia.
Ma, comunque, Ciaramella sembra essere ben lontano dal mettere insieme dieci nomi decenti su cui puntare per il rilancio del proprio esecutivo. Unoperazione, questa del sindaco, resa ancora più ardua dalle voci che vogliono in atto uniniziativa da parte di alcuni consiglieri comunali di maggioranza che starebbero raccogliendo firme per un appello contro la giunta composta da tecnici. Ad attivarsi sarebbero stati i rappresentanti di Alleanza Nazionale e del Gruppo della Libertà. Ma molti potrebbero aderire, considerato che la soluzione dellesecutivo tecnico ha fatto venire il mal di pancia un po a macchia di leopardo tra le formazioni politiche di maggioranza. E cè chi minaccia di non votare il bilancio che Ciaramella, invece, vorrebbe varare a breve per vivere almeno un altro anno tranquillo. Una mossa che diversi esponenti del centrodestra hanno intuito e tentano di anticipare.
Sulla vicenda della giunta tecnica da registrare anche la dichiarazione di Pino Cannavale de La Destra: Non credo che un professionista serio possa aderire allinvito del sindaco Ciaramella, sapendo di andare a fare il tappabuchi. Io direi che i panni sporchi se li possono lavare in famiglia. Il problema dellesecutivo è tutto nellimpossibilità di far coesistere assessori morigerati con altri troppo spregiudicati. Per questo non è possibile dare vita alla giunta politica. Altri non ve ne sono.