AVERSA. Per il giorno di Pasqua, Mirko, trentanni il prossimo mese di luglio, ha un sogno: ascoltare il suono della campane a festa. E da due anni che non le sente più perché Mirko è sordo.
Sordo dalla nascita, ma grazie allimpianto di un mini computer inserito nel cranio, allaltezza dellorecchio destro, dallequipe chirurgica specializzata dellospedale san Sebastiano di Caserta guidata dallotorinolaringoiatra Otensio Marotta, dal 1999 Mirko le campane finalmente era riuscito a sentirle. Questo fino a un paio di anni fa. Poi limpianto cocleare ha avuto un problema che lo ha messo fuori uso. In realtà già prima ne aveva avuto altri, più o meno gravi, del resto lintervento allepoca era quasi sperimentale perché quello eseguito su Mirko era stato uno dei primi effettuati in Italia. Problemi, tecnici, tutti superati grazie alla supervisione dellequipe di Marotta che per tre anni ha seguito i progressi del giovane che sottoposto a terapia logopedia a imparato anche parlare oltre che a sentire, già perché sordo dalla nascita comera, fino al 1999, Mirko non era capace neppure di dire una sillaba. Così ha cominciato ad avere una vita normale, o quasi, ottenendo anche un posto di lavoro come addetto al rifornimento di carburante di un distributore. Poi la competenza dei controlli, per ragioni di residenza, è passata allAsl Ce2 ed ecco nascere il problema. Lapparecchio, ad essere precisi una parte esterna del mini computer, si è rotto. Così – racconta Maria, mamma di Mirko – logicamente mi sono rivolta allufficio specifico dellazienda sanitaria di Aversa per ottenerne la riparazione o la sostituzione. Però aggiunge – questo accadeva due anni fa. Da allora sto ancora aspettando risposta. La ragione, stando a quanto afferma Maria, va ricercata nella necessità, dichiaratale dai responsabili aziendali del settore, di effettuare una indagine di mercato per acquistare la parte di protesi danneggiata al prezzo più basso possibile, essendo la spesa prevista molto alta, superiore ai 6 mila euro. Intanto riprende Maria – non riuscendo più a sentire Mirko non può effettuare terapia logopedica, così ha ripreso a non parlare, con tutte le ovvie conseguenze -negative- sulla vita sociale e di relazione. Prima tra tutte la perdita del posto di lavoro. A questo punto una domanda è dobbligo: è mai possibile che lAsl C2 dopo avere speso un centinaio di milioni di lire, pari oggi a migliaia e migliaia di euro, per consentire al giovane di essere sottoposto allintervento di impianto cocleare presso la struttura specializzata del san Sebastiano di Caserta, permettendogli di avere la gioia mai provata prima – di sentire e di avere una vita normale, ora voglia riportare Mirko al punto di partenza per risparmiare qualche centinaia di euro?