AVERSA. Parlare male dellospedale San Giuseppe Moscati di Aversa è diventato come sparare sulla Croce Rossa. Un maramaldeggiare sulluomo morto.
Ma, purtroppo, non passa giorno che per i motivi più disparati non si è costretti ad evidenziare carenze, più o meno gravi, del nosocomio normanno. Lultima, purtroppo solo in ordine di tempo, ci è stata segnalata da una signora portatrice di handicap che si è vista costretta a ricorrere alle cure dei sanitari del reparto di chirurgia. Qui, al di là delle cure mediche del suo caso, che non vengono messe in discussione, ha dovuto constatare che non vi è un bagno per portatori di handicap non deambulanti e costretti a stare su una carrozzina. Ogni volta che deve andare in bagno (e tuttora ricoverata) è costretta a recarsi su un altro piano, presso il reparto di ostetricia, per soddisfare i propri bisogni fisiologici. Eppure ci sono leggi che parlano chiaro relativamente a dotazioni particolari per i diversamente abili. Leggi vecchie di anni alle quali la sanità aversana non si è adeguata. Alla manager dellAsl Ce2, Antonietta Costantini, che tante novità sta apportando alla struttura, lappello affinché tenga in considerazione largomento e cerchi di risolvere in tempi brevi la vicenda.