Mondragone, il Museo Civico ospite del convegno Museinforma

di Redazione

il Museo Civico Archeologico “Biagio Greco”MONDRAGONE (Caserta). Prende il via il 27 marzo, per terminare il 29, la prima edizione di “Museinforma”, una tre giorni promossa dalla Regione Campania, settore Musei e Biblioteche, presso il complesso monumentale di San Lorenzo a Napoli.

L’evento è rivolto ai musei e alle istituzioni culturali della Campania, con particolare attenzione alle piccole e medie realtà locali. La tre giorni vedrà alternarsi convegni, tavole rotonde e seminari fatte e destinate da operatori del settore museale per fare il punto in particolare sulle tecniche gestionali e sull’iter di applicazione della legge regionale 12/2005 che disciplina proprio i musei di ente locale. In tale ottica il Museo Civico Archeologico “Biagio Greco” sarà presente con una relazione tecnica del dottor Francesco Nazzaro il 28 marzo mattina dal titolo “Una applicazione pratica del DM 10 maggio 2001 e il riconoscimento di interesse regionale: il caso del Museo del Comune di Mondragone”.

“Siamo orgogliosi come cittadini mondragonesi – afferma il direttore del Museo dottor Luigi Crimaco che il nostro Museo sia stato invitato per raccontare la sua esperienza gestionale, che ha permesso di conseguire il riconoscimento di interesse regionale, primi in provincia di Caserta e con solo altri quattro Musei nell’intera Regione Campania”.

Proprio presso il Museo Civico si è tenuto il 16 febbraio scorso un importante convegno scientifico sui primi dieci anni di ricerche archeologiche sul territorio comunale finanziate dall’Amministrazione Comunale uscente. Nell’occasione sono giunti docenti universitari ed archeologi da tutta Italia proprio per la rilevanza dei risultati conseguiti e per i reperti rinvenuti. In particolare è stato evidenziato come il territorio di Mondragone ospiti reperti che vanno dalla Preistoria al Medioevo senza soluzioni di continuità, presentando una continuità nei processi insediativi di particolare interesse storico. “Con il convegno scientifico sui primi dieci anni di ricerche archeologiche, tenutosi il 16 febbraio scorso, il Museo ha raggiunto un traguardo importante sia per la completezza del percorso espositivo proposto che per la pubblicazione e diffusione dei risultati conseguiti. – prosegue il direttore Crimaco – Serve tuttavia porsi nuovi ambiziosi traguardi sia in relazione al futuro ampliamento del Museo nel Palazzo Ducale, in fase di ristrutturazione, per poter ospitare i reperti ancora custoditi dalla Soprintendenza Archeologica, ma soprattutto porsi come attore coprotagonista rispetto alle dinamiche del territorio. Mi riferisco, in particolare, alla rinascita che si sta registrando per il vino falerno. Siamo di fronte ad un prodotto enologico ben specifico che ha legami strettissimi con l’archeologia del territorio. Ebbene, ritengo che il Museo Civico abbia tutte le carte in regola per proporci quale ‘ideale’ compagno di viaggio delle sempre più numerose aziende vitivinicole che hanno inteso riportare agli antichi fasti che pregiato prodotto, per fornire un adeguato supporto scientifico, dal punto di vista archeologico e storico, che evidenzi sempre più le caratteristiche di questo nostro prodotto di qualità eccezionale”.

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