Sant’Anastasia: lunedì in albis senza spazzatura

di Redazione

Sant'Anastasia SANT’ANASTASIA (Napoli). Sono stati accolti da un manifesto di benvenuto del Sindaco, Carmine Pone e dell’assessore alla cittadella mariana, Luigi De Simone, i fujenti, che letteralmente significa ‘coloro che scappano’, con le loro paranze, toselli, bandiere, labari e stendardi, con l’immagine della Madonna dell’Arco contornata da ricami in oro.

La pioggia incessante e a tratti la grandine non hanno impedito la presenza delle paranze provenienti dalle diocesi di Napoli, Nola, Aversa, Acerra, Pozzuoli e da altri paesi. Fino a stasera raggiungeranno il ragguardevole numero di 34mila circa i fujenti accorsi in Santuario per rendere omaggio alla Madonna, per un voto fatto prima di chiederLe una Grazia particolare. Fin dalle tre del mattino è iniziato il tipico rito: vestiti di bianco con una fascia azzurra a tracolla ed una rossa ai fianchi, con tanto di impermeabili trasparenti, tra ali di folla e regolati nell’afflusso da Forze dell’Ordine, P.M. e dai Padri Domenicani, hanno raggiunto l’altare in ginocchio, o camminando lentamente tenendosi per mano e si sono prostrati per una breve preghiera, incalzati dalle altre “squadre” in attesa.
Minore (erano attese più di 136mila presenze) il flusso di turisti, familiari, credenti e curiosi, intimiditi dal maltempo. Inalterato il cadenzato e folklorostico avvicinarsi al Santuario da parte delle paranze, lungo via Arco e Lagno Maddalena, le due vie d’accesso da sud-ovest e sud-est.
E’ invece cresciuto di numero – di fedeli e di cittadini richiamati dall’evento – la folla che fin dalle 8,00 attendeva in piazzetta Immacolata la paranza dei fujenti di ponte di Ferro. Nata da pochi anni è oggi una squadra di circa 40 battenti, che richiama in Chiesa e nel piazzale antistante la parrocchia M. SS. Immacolata molti abitanti della zona periferica di Sant’Anastasia. Dopo la Santa Messa delle 8,30, officiata dal parroco don Raffaele Di Monda, il rito di raccoglimento, i canti tradizionali, l’invocazione alla Madonna dell’Arco, e i fuochi d’artificio i fujenti hanno raggiunto a piedi il Santuario.
Il Sindaco ha fatto trovare loro una piacevole sorpresa: tutta via Pomigliano, circa due km di strada, è stata completamente ripulita dai rifiuti.
‘Era per me un’altra priorità, non potevo far celebrare questa festa a Ponte di Ferro e far camminare fedeli e accompagnatori tra i rifiuti – afferma il sindaco Carmine Pone – per cui ho chiesto all’Amav di concentrare gli sforzi su via Pomigliano. Abbiamo fatto il nostro dovere e ne siamo orgogliosi, sperando che i concittadini abbiano apprezzato il gesto, che non è opportunistico, ma sentito e voluto con determinazione. Con la stessa determinazione che metterò nel ripulire tutto il paese e far partire la differenziata’.
Il servizio disposto dai Padri Domenicani è stato, finora, come al solito impeccabile ed a supporto dei turisti e fedeli, con ambulanze e personale a disposizione dalle tre del mattino, sono state la Protezione Civile Comunale, la Croce Rossa e la Protezione Civile dell’Avis locale, che conta circa 30 soci, tra cui la consigliera comunale, Carmen Esposito.

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