CASALUCE. Continua il giallo degli indirizzi sbagliati sui bollettini per il pagamento della Tarsu. Sono circa 400 i nuclei familiari che non hanno ricevuto l”avviso bonario per il pagamento, a rate o in un”unica soluzione, della Tarsu.
Gli stessi hanno fatto richiesta al Comune per ricevere quando di diritto ma nessuna risposta è stata ancora data. La scoperta avvenne agli inizi di febbraio casualmente. Alcuni residenti di corso Umberto, in particolare quelli del tratto finale della strada, di corso Vittorio Emanuele, di via Rosano e di via Vittorio Veneto si insospettirono quando seppero da conoscenti che i bollettini erano arrivati da tempo nelle loro abitazioni. Le informazioni in merito vennero date dall”ufficio postale: sui documenti erano scritti indirizzi sbagliati, probabilmente invertiti. Subito i residenti si portarono al Comune per richiedere l”inoltro immediato dall”avviso bonario. A distanza di un mese niente è cambiato e i cittadini sono ancora in attesa. Oggi, come allora, sulla questione interviene Antonio Graziano, investito dai suoi concittadini del problema. “Penso sia necessario che i dipendenti comunali si attivino per mandare l”avviso bonario. Non è giusto – ripete ancora Graziano – che alcuni cittadini debbano poi pagare la notifica e non avere l”opportunità di usufruire in toto della possibilità del pagamento rateale. C”è da organizzarsi e da farlo subito”. La questione poi fomenta ulteriormente le critiche dei cittadini già “arrabbiati” per l”episodio dei bollettini delle acque reflue, che furono notificati anche a chi nel 2002 (periodo relativo al pagamento) non era residente a Casaluce. Anche in quella circostanza infatti si trattò di un errore commesso dal Comune. “C”è bisogno afferma Graziano – di chiarezza. I cittadini non possono subire le conseguenze degli sbagli dei dipendenti. E” inaccettabile”. Intanto l”attesa continua e la speranza pure.
dal Corriere di Caserta, 12.03.08 (di Luisa Conte)