BELGRADO. Sale la tensione in Kosovo ad un mese dalla dichiarazione unilaterale dindipendenza dalla Serbia. Colpi darma da fuoco sono stati esplosi contro truppe Nato della Kfor a Kosovska Mitrovica, città etnicamente divisa nel nord dello stato balcanico.
Nel frattempo una cinquantina di nazionalisti serbi ha occupato il tribunale della Nato, sono intervenuti dei militari dellAlleanza. Si è scatenata una fitta sassaiola, sono stati sparati petardi allindirizzo delle forze dellordine multinazionali e dato alle fiamme alcune automobili. Negli scontri sono rimasti feriti 18 agenti, 13 polacchi e 5 ucraini, appartenenti alla missione Unmik dellOnu, e 8 soldati francesi della Kfor. Una ventina i feriti tra i manifestanti. Dopo gli episodi di violenza la polizia dellUnmik ha ricevuto lordine di ritirarsi dalla città, non essendo più in grado di controllare la situazione. Il dimissionario premier serbo Vojislav Kostunica ha avviato consultazioni con la Russia per intraprendere iniziative comuni finalizzate a fermare la violenza in Kosovo contro i serbi. In una nota, infatti, lufficio del primo ministro condanna luso della forza contro i serbi che si stanno opponendo allintroduzione di un falso Stato sul territorio della Serbia e accusa la Nato di perseguire la politica della forza contro la Serbia. Kostunica, tra laltro, chiede al Consiglio di sicurezza Onu di rispettare la Risoluzione 1244 che garantisce sicurezza ai serbi nel Kosovo. Altra richiesta è quella di rilasciare i serbi arrestati dallUnimk durante le proteste che saranno processati per direttissima. Condanna anche da parte del presidente serbo Boris Tadic.