Arrivano dalla Procura di Caltanissetta svolte importanti per lindagine sulla morte di Paolo Borsellino.
Lattenzione si è concentrata sulla famosa agenda rossa su cui il magistrato scriveva tutti i suoi appunti, mai ritrovata dagli inquirenti. Intorno al taccuino cè sempre stato un alone di mistero poiché Rita Borsellino, moglie del magistrato, aveva sempre affermato che il marito non si separava mai dalla sua agenda confermando che laveva con sé, allinterno della sua borsa di cuoio, anche il 19 luglio del 1992, giorno dellattentato. Ma questa agenda non fu mai ritrovata dalla Squadra Mobile di Palermo. Oggi il gip Ottavio Sferlazza ha ordinato ai pm l’iscrizione nel registro degli indagati del tenente colonnello dei carabinieri Giovanni Arcangioli con laccusa di furto aggravato e agevolazione mafiosa. A determinare i sospetti degli investigatori sono state delle immagini di repertorio che, studiate approfonditamente, hanno rivelato alcuni fotogrammi in cui si vede che Arcangioli con la borsa in mano, proprio quella di Borsellino, che si dirige verso la fine di via DAmelio, direzione che, secondo gli inquirenti, sarebbe dubbia poiché non rappresentava la zona da investigare. Rimane il fatto che la borsa di cuoio fu ritrovata ma al suo interno non cera più lagenda rossa del magistrato siciliano che avrebbe potuto aiutare i suoi successori nelle indagini contro Cosa Nostra. Ad aggravare la posizione di Arcangioli, oltre alla fotografia, cè anche il contrasto tra la sua versione dei fatti e quella dei testimoni che lui stesso aveva citato.