ROMA. A Sky tg24 Silvio Berlusconi dice: E lultima volta che mi candido. Anche il Cavaliere mette le mani avanti per il suo domani, lasciando confermare le tesi che molti di noi addetti ai lavori abbiamo sostenuto nelle ultime settimane.
Il Pdl, dunque, superate le prossime elezioni, avrà sicuramente un nuovo leader. Il più accreditato è ovviamente Gianfranco Fini. Più in generale, appare chiaro che il futuro politico del Paese sarà improntato sulla costruzione di due partiti principali che, attraverso una nuova legge elettorale, si consolideranno definitivamente nel nuovo sistema. Lo scacchiere, oltre a questi due partiti, sarà composto almeno da altre tre forze minori, ossia la Sinistra Arcobaleno guidata in questo frangente da Fausto Bertinotti, a rappresentare la sinistra radicale, lUdc di Pier Ferdinando Casini, come polo centrista, e la Lega, che negli ultimi sondaggi viene data in crescita, una forza federalista del nord. Tutto il resto, con una legge che prevede lo sbarramento al 5%, sarà destinato a scomparire. Ormai la strada tracciata sembra orientata ad arrivare a tale scenario, che speriamo sia di reale cambiamento. Resta, tuttavia, il nodo del ricambio generazionale, che deve essere affrontato con senso di dovere dai vecchi dirigenti politici. Due mandati elettorali consecutivi bastano, poi bisogna dare spazio ad altri, per seguire le trasformazioni e le esigenze della società. Il reinserimento del voto di preferenza può aprire la strada al ricambio generazionale, perché chiunque può mettersi in gioco in una competizione elettorale e puntare a sostituire chi fa politica da tanti anni. Questa tornata elettorale sta conducendo la politica ad un bivio, bisogna scegliere soltanto la strada giusta da percorrere, lasciandosi alle spalle tanti anni di pessima gestione politica che ha messo il Paese in ginocchio.