Pensioni, no dei sindacati su ritorno a sistema Maroni

di Redazione

Silvio BerlusconiROMA. La proposta lanciata dal leader del Pdl, Silvio Berlusconi, di tornare alla legge Maroni sulle pensioni riceve un secco “No” dei sindacati.

Prodi ha squilibrato l’intero sistema – ha affermato sabato scorso il Cavaliere durante il convegno di Confcommercio a Cernobbio – Per questo, quando riandremo al governo, dovremo ritornare al vecchio sistema, anche se non era sufficiente nemmeno quello”. Per il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, “è sbagliato ricominciare a rompere ciò che è stato fatto. Ognuno rispetti il lavoro del governo precedente”. Mentre secondo il leader della Uil, Luigi Angeletti, “è una delle peggiori idee che abbia ascoltato negli ultimi tempi: ritornare a parlare di pensioni è assolutamente sbagliato”. Sulla questione interviene anche il ministro del Lavoro Cesare Damiano: “Credo sia un grave errore tornare alla discussione sul taglio alla spesa pensionistica o tornare, addirittura, indietro. Non penso si tratti di toccare nuovamente il sistema pensionistico, si creerebbe un allarme ingiustificato”.

Ma in giornata è giunto il chiarimento di Berlusconi: “Come al solito, la sinistra si esercita nell”alterazione di mie dichiarazioni sulle pensioni a Cernobbio”. “Ho detto – afferma il Cavaliere in una nota – che il problema principale delle pensioni è quello di mantenere intatto il potere d”acquisto dei pensionati valutando la concreta possibilità in termini di spesa globale di un loro adeguamento al costo della vita”. “So bene – aggiunge – che i sistemi pensionistici non si cambiano da un anno all”altro, tanto meno senza una consultazione sociale. Il resto – conclude Berlusconi – è il tradizionale vizio stalinista di attribuire agli avversari ciò che non hanno mai detto”.

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