ROMA. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo di attuazione alla legge del 2007 in materia di sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro.
Ad annunciarlo il premier uscente Romano Prodi. Il documento è stato approvato con le resistenze di Confindustria, che ritiene sproporzionate, rispetto alle mancanze rilevate, le sanzionidestinate alleimprese. Prevista la pena massima dellarresto fino ad un anno e mezzo quando si omette la valutazione di rischio per le imprese che svolgono attività in un contesto pericoloso. Larresto viene sostituito da una sanzione pecuniaria che oscilla tra 8mila e 24mila euro nel caso in cui il titolare dell”attività dimostri di stare ripristinando condizioni di lavoro sicure. Il decreto ora passerà allesame del Consiglio Stato-Regioni e poi alle commissioni parlamentari.
Questo testo non ha intenti punitivi, non mette nel mirino le imprese, ma mette al centro la persona umana e il suo diritto a un lavoro sicuro. Il governo ha lavorato in termini di dialogo e confronto e siamo arrivati a un testo frutto di lunghissima analisi, ha detto Prodi a margine della riunione dellesecutivo.
Da Confindustria replica il presidente Luca Cordero di Montezemolo: Così si fa demagogia, si rende difficile lattività delle imprese serie ma si rischia di non salvare una vita in più, che noi imprenditori consideriamo il primo valore da tutelare, che noi imprenditori consideriamo il primo valore da tutelare. Cè bisogno di un sistema serio di pene e sanzioni per chi commette violazioni gravi in una materia così delicata. Occorrono regole chiare e soprattutto bisogna fare cose precise, in positivo: più formazione, più prevenzione, più cultura della sicurezza.