SANTARPINO. Nel seicentesco Palazzo Ducale Sanchez de Luna di SantArpino, in occasione della Festa della Donna, sarà celebrata la grande pittrice Tamara De Lempicka.
Liniziativa, che sarà inaugurata sabato 8 marzo alle ore 18.30, è stata ideata ed organizzata dallartista atellano Pasquale DellAversana, in arte Pascal, che proporrà una singolare rivisitazione di alcuni dei più importanti successi pittorici dellartista polacca.
Larchitetto Giusi Bagno, curatrice della mostra, scrive: La riproposizione dei nudi della De Lempicka, caratterizzati da monumentalità classica e portatori di una grande carica erotico-sensuale, diventano per lartista atellano limmagine stessa della donna, vista nellabbandono consapevole del corpo che si offre allosservatore con voluttà e tuttavia perversa innocenza. Alla tattile disponibilità dei corpi fa da contrasto lindifferenza, la distanza psichica, che si legge negli sguardi dei soggetti, che li rende per questo più desiderabili. L artista in questo ritorno al figurativo interviene con i suoi riconoscibili segni, che diventano onde che travolgono, avvolgono e seguono le curve sinuose dei corpi, con lintento di mondarli di ogni valore di contingenza e materialità, per sottolinearne il valore spirituale. Come se alla base oscura del peccato legato alla carnalità il confine fra materiale e spirituale diventasse impercettibile. Lartista sembra volerci trasmettere lidea che luomo è spirito che si crede materia e in quanto tale conserva in sè quella parte dinfinito che ineluttabilmente lo spinge a ricercare la sua essenza. Con luso di matrici morfologiche curvilinee, che fanno capo alla corrente espressionistica dellEinfiihlung, lartista riesce ad esprimere quella sorta di empatia simbolica fra limmagine rappresentata ed i motivi caratterizzanti il suo vissuto artistico. Le opere sembrano pervase da un vitalismo arcaico che anima le statiche forme di corpi pesanti per coglierne il continuo dinamismo che è carattere immanente dellesistenza stessa. Queste forme animate da linee di forza sono sospinte sulla tela verso un vortice dove vengono trasfigurate ed eterna te in un continuo divenire. Una visione vitalistica ed organica, quella dellartista, che dà moto allinanimato, ma al tempo stesso si pone come impronta punitiva del piacere come puro diletto fisico, i suoi segni diventano ferite, squarci che si aprono nelle carni abbandonate alla narcisistica mostra dei corpi. Le onde di DellAversana sono onde purificatrici, sono acqua primordiale che monda dal peccato, per riportarci limmagine di una donna angelicata o il ritorno allEden perduto. Cè in queste tele espressa lansia dellartista per il futuro delluomo, per la perdita di ogni valore morale, per la perdita dellinnocenza. Il moto continuo che anima le sue forme è pari al Panta rei eracliteo, dove lo scorrere inarrestabile del tempo sembra potersi concedere una pausa solo nellIdeale utopia di un mondo senza peccato, dove la donna si riappropri della propria essenzialità aldilà dellaccidentale, del proprio essere aldilà del mero apparire.
PASCAL – Pasquale DellAversana è nato a S.Arpino nel 1947. Nel 1983 conseguì il diploma di maturità e successivamente, nel 1987, quello dellAccademia di Belle Arti. Ha partecipato attivamente alla vita artistica internazionale dal 1973. Ultime mostre: nel 1997 Personale Caffè Vanvitelli, Caserta; Personale Ceart Caserta; personale Studio dArte Gricignano dAversa (CE). E stato fondatore del movimento Forme Libere. Nel 1998 Rassegna alPalazzo Verità Poeta di Verona; Sala V.Gemito Napoli; P.zza Salotto Pescara. Nel 1999; Rocca della Rovere, Senigallia (AN); Palazzo Ducale di Mantova, Mostra internazionale dArte Sacra Lanusei, Villa Carlotti Sanremo. Nel 2000, Centro culturale Il ritrovo dellArte Acerra di Napoli, Municipalidad Salone de Exposicion San Fernando, Argentina; Palazzo Reale, Napoli; Palazzo dei congressi, Lugano (Svizzera); Pinacoteca Contemporanea Montechiari Brescia; nel