Aversa: un eterno cantiere

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Aversa eterno cantiere con cantieri eterni. Piazza Mazzini trasformata in un desolante agglomerato di cemento e reti, il terreno tra la succursale della scuola media “De Curtis” e la parrocchia di Santa Teresa lasciato con lavori aperti e mai conclusi, …

…le mura perimetrali del Parco Pozzi abbattute e non sostituite dalla cancellata prevista, cinque parcheggi (alcuni dei quali prima già utilizzati) ridotti da mesi in altrettanti cantieri, piazza della Pace trasformata in un cantiere senza fine, ma abbandonato. A questo panorama da deserto dei tartari si aggiungono le pessime condizioni di tantissime strade cittadine, di alcune delle quali il manto stradale è stato rifatto anche poco tempo fa. Gli aversani sono stanchi di vivere in un perenne arcipelago di cantieri aperti e mai chiusi e fanno spesso sentire la propria voce, soprattutto quando sorgono problemi di viabilità o di disagio materiale.

“Siamo di fronte – ha dichiarato il consigliere comunale della Sinistra Mimmo Rosatoad una latitanza dell’azione amministrativa e del conseguente agire politico di supporto. Molti consiglieri comunali di maggioranza si sentono quasi inutili. Non si capisce dal maggio del 2007 (data delle elezioni amministrative) ad oggi chi ci avrebbe dovuto amministrare. C’è solo una crisi perenne a fronte di una carenza non solo dell’amministrazione, ma anche di una visione programmatica delle cose da fare per la città e la collettività”.

Da parte sua il sindaco azzurro Mimmo Ciaramella ammette i ritardi, ma li giustifica con queste parole: “I miei concittadini sembrano tanti allenatori della nazionale, che si ritengono più bravi del vero mister nel fare la squadra. Non c’è niente di più difficile nell’iniziare e finire opere pubbliche da parte di un ente. Non sempre vince la ditta che ti da maggiore affidamento, poi dovresti fare il patto con le situazioni atmosferiche. Inoltre, un’amministrazione accorta, quando si accorge in corso d’opera che sarebbero opportuni delle variazioni che renderebbero più funzionale l’opera, cosa deve fare? Noi abbiamo apportato le variazioni che ci hanno fatto perdere tempo soprattutto per quanto riguarda i finanziamenti. Mi spiego: tutti sanno che il dirigente dell’ufficio tecnico si è dimesso lo scorso anno. Per nominare il nuovo (soluzione interna con l’architetto Ciro Navarra, n.d.r.) è stato necessario seguire un certo iter che è finito a gennaio. Intanto, si è passato al nuovo esercizio finanziario ed erano necessari più soldi per le variazioni apportate. Questi soldi vanno previsti nel bilancio che ancora dobbiamo approvare. Insomma, è necessario approvare lo strumento finanziario per riprendere i lavori”. Una giustificazione che, però, non convince Mimmo Rosato.

Il consigliere della Sinistra, infatti, commenta: “Il primo cittadino cerca, come spesso fa, di salvarsi dietro la sua chiacchiera fluente e convincente, ma i progetti sono stati redatti da tecnici di fiducia dell’amministrazione e l’amministrazione stessa ha creato il caso delle dimissioni di Pitocchi con la brutta storia della Texas. Ripeto, la verità è che non c’è un’azione politica e di governo seria a causa della latitanza dell’amministrazione comunale che continua a non andare a regime, nonostante i tecnici”.

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