Commercio in ginocchio, appello di Pollini a Giuliano e Graziano

di Nicola Rosselli

Maurizio Pollini AVERSA. “Il commercio è in ginocchio. Bisogna garantire ai commercianti la sicurezza, intesa anche come certezza della pena per usurai ed estorsori che vengono denunziati dalle loro vittime. Bisogna, inoltre, valorizzare i prodotti locali e sviluppare il turismo”.

A chiederlo il responsabile aversano e vice presidente provinciale della Confesercenti Maurizio Pollini che si rivolge agli unici due parlamentari aversani: il senatore azzurro Pasquale Giuliano e l’onorevole Stefano Graziano del Partito Democratico. “Siamo – ha affermato il rappresentante dei commercianti – in una situazione di emergenza e crisi continua. Il nostro settore ha bisogno di certezze e di rilancio. Richiamando alcuni dei dieci punti che la Confesercenti ha chiesto di fare propri ai partiti, voglio evidenziare lo “Stop alla criminalità: più poliziotti nelle strade, più certezza delle pene, premiare chi denuncia taglieggiatori ed usurai, sostenere associazioni antiracket ed antiusura”. Giuliano e Graziano per Pollini dovranno impegnarsi in questo senso senza, però, dimenticare “il rilancio dei nostri prodotti tipi quali la mozzarella o il vino asprinio. In particolare, poi, per la prima, in questo momento di caos l’azione deva essere più incisiva. Per la mozzarella, conosciuta soprattutto come aversana, gli esami di laboratorio stanno rendendo giustizia alla qualità del prodotto”. Altro punto sul quale Pollini chiede l’interessamento dei parlamentari aversani è relativo allo sviluppo del turismo. In particolare l’impegno dovrebbe essere tesa ad allungare la stagionalità, abbattere le tasse e tariffe locali, sostenere gli hotel per dotarsi di Tv satellitare, centri benessere, animazione e favorire l’acquisto delle stesse strutture alberghiere oltre che ridurre il costo dell’energia elettrica nella bassa stagione. Chieste, infine, decisioni per lo sviluppo delle piccole e medie imprese relativamente ad incentivi per la costruzione di centri commerciali naturali e alla diminuzione delle tasse locali, al varo di sconti fiscali per l’energia e per l’acquisto di computer ed internet. “Una decisione – conclude Pollini – dalla quale non si può assolutamente prescindere, soprattutto nella nostra città, ormai assediata da centri commerciali aperti praticamente sempre. Ad Aversa ci sono tutte le potenzialità per dare vita a centri commerciali all’aperto che possono valorizzare sia i prodotti e i singoli commercianti sia il centro storico che continua sempre più a trasformarsi in un desolato e solitario agglomerato di fatiscenti edifici”.

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