Maxitruffa all’Inps, denunciate 185 persone

di Nicola Rosselli

carabinieriAVERSA. Tre milioni di euro truffati tra prestazioni Inps ed omessi versamenti all’istituto previdenziale, 1100 rapporti di lavoro fasulli, decine di contratti per la conduzione di fondi rustici risultati falsi e 185 persone denunziate.

Questo, in estrema sintesi, il frutto di un’operazione messa a segno dagli uomini del Nucleo Carabinieri Tutela del Lavoro, che operano presso l’Ispettorato Provinciale del Lavoro, coordinati dal maresciallo Nicola Saponara. A cadere nella rete il titolare di un’azienda agricola di Carinaro e i suoi 184 “braccianti agricoli” che lavoravano solo sulla carta. L’operazione dei militari dello specifico nucleo è giunta al termine di una complessa attività investigativa diretta all’individuazione di aziende agricole fittizie che operano in provincia di Caserta con il solo “oggetto sociale” dell’illecita occupazione di braccianti agricoli.

Ideatore di questa maxi truffa che sembrerebbe andare avanti sin dal 1996, V.D., 48 anni, di Carinaro, titolare di un’azienda agricola, denunciato a piede libero alla procura della repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere per truffa in danno dello Stato. In concorso con l’imprenditore sono stati denunciati ben 184 presunti braccianti agricoli “per aver percepito indebitamente dall’Inps indennità a sostegno del reddito (disoccupazione, assegni familiari, malattia e maternità)”. In pratica, secondo la ricostruzione operata dai carabinieri in collaborazione con personale dell’Inps di Aversa, che da tempo collabora attivamente con il particolare nucleo dei carabinieri, e dello stesso ispettorato del lavoro, l’imprenditore agricolo aveva architettato una maxi truffa con tanto di contratti per la conduzione di fondi rustici completamente inesistenti con il solo scopo di assicurare le indennità ai braccianti agricoli.

L’azienda, attiva dal 1996, era costituita solo sulla carta, atteso che i contratti di fitto (per 34 fondi agricoli su cui operava, alcuni dei quali concessi dalla Diocesi di Aversa e tutti regolarmente registrati) erano falsi e disconosciuti dai legittimi proprietari. V.D., inoltre, aveva omesso i versamenti dei contributi all’Inps per circa seicentomila euro. Dal 1996 sono stati accertati ben 1094 rapporti di lavoro, tutti fittizi e a favore dei 184 denunciati che indebitamente hanno beneficiato dall’Istituto previdenziale di prestazioni per circa 2.200.000 euro. I denunziati hanno visto cancellata anche l’anzianità contributiva.

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