AVERSA. Chiusura in arrivo per la divisione di pediatria del San Giuseppe Moscati. A giustificare lipotesi sono le conclusioni degli specialisti dellUnità Operativa di Prevenzione Collettiva dellAsl Ce2.
Su richiesta dei Carabinieri del Nas di Napoli, i tecnici dellazienda sanitaria il 26 marzo hanno effettuato una accurata ispezione dei locali che ospitano il reparto, accertando così tanti inconvenienti igienico sanitari da dover annunciare alla direzione del nosocomio che, come si legge nel verbale redatto al termine dellispezione, si procederà, con atto separato, alla richiesta Sindacale di sospensione dellattività del reparto di pediatria sito al quarto piano del P.O. Civile G. Moscati di Aversa. Insomma, appena il primo cittadino di Aversa che rappresenta la massima autorità sanitaria territoriale – si sarà liberato dagli impegni imposti dalle elezioni politiche del 13 e 14 aprile che fino ad oggi, a quanto pare, avrebbero impedito di firmare latto chiesto dai tecnici dellAsl Ce2 la pediatria del San Giuseppe Moscati chiuderà battenti. Tra le motivazioni della richiesta la presenza di umidità a pareti e soffitti, di ruggine ad arredi e termosifoni, di pavimentazione sconnessa e discontinua sia nei locali destinati al personale medico e paramedico sia in quelli destinati allattività sanitaria vera e propria, di tende sporche ed obsolete e di intonaci sconnessi oltre alla presenza di attrezzature inidonee, come la vasca di lavaggio per i neonati, la presenza di servizi igienici sia dedicati al personale che a pazienti e accompagnatori- non idonei alluso, per carenze strutturali e insufficienza numerica, la presenza di una cucina per gli accompagnatori non autorizzata e non idonea per attrezzature. Persino la stanza del primario non si è salvata dal controllo degli specialisti che, stando al verbale ispettivo, avrebbero rilevato la presenza di pareti e soffitto abbisognevole di attintatura, tende sporche ed obsolete. Discorso a parte per il nido, dove lispezione ha evidenziato tra laltro – ruggine a carico della lampada fototerapica e della bilancia pesa neonati, a carico del termosifone e sugli arredi del locale di prima assistenza neonatale obbligando i tecnici dellAsl a preannunciare la prescrizione con atto separato i lavori di adeguamento, da ottemperare entro e non oltre 30 giorni dalla data della notifica. Insomma siamo di fronte a un vero e proprio ultimatum. Ma il reparto di pediatria chiuderà veramente? Abbiamo posto la domanda alla direttrice sanitaria del nosocomio.
Per il momento ha affermato Antonella Molese – non abbiamo chiuso la pediatria. La richiesta del Sindaco non è ancora arrivata. Quando arriverà provvederemo. Circa le carenze segnalate dagli ispettori ci stiamo attivando per rimuoverle. Ovviamente aggiunge – le ricordo che il reparto di pediatria non è diretto dal direttore sanitario ma dal direttore del reparto di pediatria e dalla sua caposala. Quindi noi stiamo cercando di esercitare una azione di stimolo su entrambi per rimuovere gli inconvenienti che riguardano puntualizza la direttrice del nosocomio – soprattutto le condizioni di tenuta del reparto in genere, cioè cose che sono di diretta responsabilità del primario e anche dei medici. Le faccio un esempio, tra le cose riscontrate dagli ispettori cè il modo di conservare gli abbassalingua che venivano messi in una scatola di cartone attaccata al muro con del cerotto. Non credo conclude la dottoressa Molese – che il direttore sanitario del presidio possa entrare nel merito di questo tipo di organizzazione. E sempre il primario che dovrebbe guardare queste cose e addestrare i suoi, non le pare?.