Moscati, chiusura Pediatria: medici attaccano la Molese

di Antonio Arduino

Salvatore VendemmiaAVERSA. Chiusura in arrivo per la pediatria del San Giuseppe Moscati. L’atto, che per legge dovrà essere firmato dal primo cittadino di Aversa, è conseguenza della richiesta avanzata dai tecnici dell’unità operativa di prevenzione dell’Asl Ce2 …

…che avrebbero rilevato, nel corso di un’ispezione effettuata il 26 marzo, una serie di carenze strutturali e igienico-sanitarie tali da rendere indispensabile il restyling totale del reparto. D’obbligo la chiusura che, sia pure limitata al tempo necessario ad effettuare le opere, creerà un grosso problema di assistenza per il territorio, non solo dell’agro ma anche di quello del nord napoletano che fa ricorso alle cure dei pediatri aversani i cui registri segnalano 22 mila interventi di pronto soccorso e oltre 1200 ricoveri all’anno. Naturalmente la chiusura del reparto di pediatria avrà ricadute negative anche sulla possibilità di garantire assistenza alle gravide che, essendo inutilizzabile il nido, per partorire dovranno scegliere altre strutture. Con la chiusura della pediatria, al San Giuseppe Moscati sarà solo possibile garantire ai bambini interventi di pronto soccorso seguiti da inevitabili trasferimenti. Logico che adesso si parli di responsabilità.

Carlo CioffiPer Antonella Molese, direttrice del presidio, trattando gli inconvenienti evidenziati dall’ispezione “soprattutto delle condizioni di tenuta del reparto”, la responsabilità è essenzialmente del primario e dei medici. In realtà le cose non starebbero così.

“La direttrice Molese non può scaricarsi di responsabilità. Il primario di pediatria – dice Carlo Cioffi, rappresentante della Cisl Medici nel presidio e pediatra in servizio nella divisione diretta da Salvatore Vendemmia – ha segnalato più volte alla direzione del Moscati le carenze strutturali evidenziate dagli ispettori dell’Asl, informando anche l’ex manager Angela Ruggiero, ma non ha avuto alcuna risposta”.

Ancora più esplicito è Salvatore Vendemmia. “Antonella Molese – dice – fin dalla suo insediamento alla direzione sanitaria del Moscati è stata informata delle carenze della mia divisione, che – ricorda – ho denunciato, in più occasioni, anche dai media”. “Per superarle –continua – ho proposto personalmente una nuova sistemazione della pediatria. Chiedendo esplicitamente, con un progetto presentato proprio alla direttrice Molese che, tra l’altro, da igienista ha – sottolinea – competenza diretta anche sulle condizioni igieniche dell’ospedale, di spostare la pediatria dall’ala attualmente occupata a quella utilizzata dalla divisione di otorinolaringoiatria che potrebbe essere facilmente collocata in altre zone del nosocomio in disuso da tempo, come l’ala sud del primo piano. Ma ancora una volta la mia sollecitazione è caduta nel nulla”. “Di conseguenza la responsabilità della chiusura del reparto è solo della Molese, dell’ex manager Ruggiero, del predecessore Rotelli che si era impegnato a fare ma poi non ha fatto, e sarà anche della nuova gestione se non dovesse intervenire in maniera adeguate e decisa”.

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