CAPUA (Caserta). Viva e commossa partecipazione nella mirabile chiesa dei SS Filippo e Giacomo in Capua, per il recital storico-commemorativo che ha ripercorso le tappe della vita di San Francesco Caracciolo, in occasione delle celebrazioni dellAnno Giubilare per il 4° centenario della nascita del santo (1608-2008).
La manifestazione voluta dal comitato organizzatore di cui fanno parte Fabiana Caracciolo di Melissano, Nicola Caracciolo di San Vito, Maria Teresa Lanza, Fiorella Liotto, Anny Pasca, Margherita Rizzato, è stata messa in scena dal Gruppo Animazione Parrocchiale di Villa Santa Maria (Chieti), città natale del santo fondatore dei Chierici Regolari Minori e compatrono di Napoli. Presente sul set della rappresentazione una troupe televisiva che ha ripreso lintera drammatizzazione commemorativa, unora circa, dalla quale sarà tratto uno speciale documentario che sarà trasmesso su circuiti televisivi nazionali. Presenti anche numerosi rappresentati dello stato maggiore dellordine dei padri caracciolini. Quattro i quadri della rappresentazione, con coro e voce narrante, che ripercorrono i momenti cruciali della vita del santo: la misteriosa malattia, forse lebbra; la guarigione miracolosa; la fondazione dell”Ordine dei Chierici Regolari Minori, noti come caracciolini, approvato nel 1588 da papa Sisto V; la morte il 4 giugno 1608 ad Agnone (Isernia), all”età di soli 44 anni. Fu proclamato Santo il 26 maggio 1807 e in quanto santo fondatore di un ordine religioso, una sua statua monumentale trova posto nella basilica di San Pietro in Vaticano in prossimità dellaltare del Bernini. San Francesco Caracciolo è festeggiato il 4 giugno.
LA VITASan Francesco nacque a Villa Santa Maria (Abruzzo) il 13 ottobre 1563, dal ramo dei principi di Villa della famiglia Caracciolo, una delle famiglie più influenti e potenti del Regno di Napoli. Un lungo periodo di isolamento vissuto da giovane a causa una grave malattia contagiosa lo portò alla scelta di consacrare la propria vita a Dio, dedicandosi al servizio dei più piccoli: i poveri, gli ammalati, i carcerati, i condannati a morte, gli orfani e le vedove. Lasciata Villa Santa Maria poco più che ventenne, si recò a Napoli dove iniziò la sua formazione religiosa e il suo apostolato, nellintenso periodo storico della controriforma, di cui divenne uno dei protagonisti più significativi accanto a personaggi quali San Filippo Neri, di cui fu amico. Un incredibile caso fortuito lo mise in contatto con il genovese Agostino Adorno, religioso anchegli a Napoli, il quale aveva in animo la fondazione di un nuovo ordine religioso, che ambiva a riunire in sé il meglio di tutti gli ordini esistenti allora. Non importava tanto il che cosa fare ma il come . E il come fu la centralità data allAdorazione Eucaristica, riportata allattualità nel XX secolo da Papa Giovanni Paolo II. San Francesco morì ad Agnone (Molise) in odore di santità il 4 giugno 1608, alletà di 44 anni, avendo diffuso il suo Ordine non solo in Italia ma anche in Spagna, al termine di una breve quanto intensa vita vissuta con una forza e unenergia straordinarie al servizio dei più umili, avendo rinunciato a tutte le ricchezze, gli onori e il potere che la sua nascita gli offriva.